Catania
Catania: lavori al via al solarium di Ognina, estate a rischio in piazza Europa
E se per uno dei due solarium, quello di Ognina, l’iter della gara per costruire la struttura è andato a buon fine per quest’anno e il prossimo con la copertura delle risorse (104mila euro con ribasso del 37%) ricavate dalla tassa di soggiorno, a piazza Europa la situazione si è un po’ complicata perché l’altro iter “al risparmio”, quello dell’avviso rivolto a sponsor privati per due anni prorogabili per altri due, è andato deserto in prima battuta, cioé nessuna impresa ha presentato nei termini una proposta, che comprende anche la possibilità, solo per questo solarium, di gestire il bar e promuovere attività remunerative, per rientrare nei costi, oltre a garantire i servizi e la presenza dei bagnini di salvataggio.
Al momento, dunque, la programmazione dell’estate del Comune procede nei tempi previsti per ciò che riguarda il solarium di Ognina e le tre spiagge libere della Plaia – dove la gestione resta affidata all’impresa “Fraggetta Giuseppe” nel primo dei due anni di proroga – mentre presenta delle incognite a piazza Europa, dove costruzione del solarium e gestione dei vari servizi sono accorpati in un’unico avviso pubblico.
«Il termine per presentare le proposte resta aperto ai privati interessati fino alla prima fase di maggio – spiega l’assessore con delega al Mare, Fabio Cantarella – perché dopo sarebbe troppo tardi e non faremmo in tempo, c’è la possibilità di gestire il bar e altre attività per due stagioni prorogabili per altre due, dunque riteniamo che ci sia la possibilità di aggiudicare i lavori».
La piattaforma di Ognina prevede un’estensione su 1600 metri quadrati, e nelle ultime stagioni (estate 2018 a parte, quando l’impresa aggiudicataria non realizzò né questa struttura né quella di Ognina) è stato particolarmente gettonato per la sua accessibilità da quanti scelgono il solarium anche per una breve pausa dallo studio o dal lavoro, oltre che da famiglie, giovani e meno giovani. Insomma due solarium pubblici ci stanno, in un Lungomare esteso per due chilometri e mezzo, e in caso contrario l’estate comunale sarebbe un po’ a “mezzo servizio”, ma d’altra parte in dissesto non sarebbe il caso di procedere a una gara, tra tante difficoltà, a cominciare dai servizi sociali. Alla passerella per disabili di San Giovanni li Cuti, ogni estate poi adibita a “mini solarium”, provvederà invece direttamente il Comune.
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