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A Corleone le cascate più belle: la natura dà spettacolo
Il borgo del Palermitano cerca in tutti i modi di mostrare il lato bello di sé oscurato negli anni dall'essere stato base delle più potenti famiglie mafiose. Oggi Corleone vuole essere capitale della legalità ed esser fiera delle proprie meraviglie naturalistiche. A cominciare dal salto d’acqua che nasce tra le due rocche gemelle, dette ri maschi, annoverato dal sito internazionale Hundredrooms tra le quindici imperdibili cascate più belle e sconosciute d’Italia
La Sicilia non finisce mai di stupire. Di recente Hundredrooms, sito internazionale di alloggi e case vacanze, ha stilato una lista delle 15 imperdibili cascate più belle d’Italia. Fra queste figura un sito nel cuore della Sicilia: la Cascata delle due Rocche di Corleone. Questa la motivazione: la cascata delle due Rocche rientra tra le cascate più belle ma anche le più sconosciute, racchiuse in un piccolo paradiso naturalistico che conserva una dimensione ancora incantata. Un ottimo motivo per conoscere il paese ed il suo territorio. Corleone sorge a 540 m slm in una zona interna di montagna dentro una conca tra la “rocca ri maschi”, le due rocche gemelle che come sentinelle di pietra proteggono questo antichissimo abitato.
Le Rocche gemelle simbolo di Corleone
La rocca Sottana a ovest, porta i resti delle mura medioevali, sulla rocca Soprana a est è ubicata la torre saracena. Alla sua base scorre un torrente che genera,con un salto di 5 metri, il suggestivo spettacolo delle cascate delle due Rocche. L’azione erosiva ha creato una pozza d’acqua incorniciata da una vegetazione di pioppi, salici, olmi e frassini. Le cascate, a pochi passi dal centro storico, si trovano nel quartiere San Giuliano vicino alla piccola chiesa della Madonna delle due rocche. Corleone affonda le sue radici nella preistoria. Nel corso dei secoli ha subìto numerose dominazioni ed anche l’origine del nome è incerta, si è passati dal greco Choraléon, all’arabo Kurulliùn al normanno Coraigliòn fino al medioevo dove ha acquisito il nome attuale. Le vicende storiche di Corleone sono state tormentate avendo avuto numerosi baroni, principi e feudatari. Nel XIII secolo Federico II fece deportare in Puglia i residenti musulmani sostituendoli con una colonia di ghibellini lombardi il cui flusso continuò fino ai Vespri siciliani. Durante i Vespri un esercito di corleonesi venne in soccorso di Palermo liberandola dagli Angioini. Il senato grato la dichiarò Soror mea concedendo a Corleone privilegi istituzionali e fiscali. Inizia per il paese un lento ma graduale periodo fiorente in termini sociali e culturali. Grazie al suo fertile territorio, primeggia nella produzione casearia,vinicola e cereali divenendo nell’800 la capitale del grano siciliano. E’ di questo periodo storico la costruzione, grazie al notevole livello delle sue maestranze, di numerosi palazzi,chiese e conventi di gran pregio architettonico ed artistico tale da farla dichiarare “la città delle 100 chiese”. Oggi nei palazzi storici hanno sede il Municipio, il museo civico, quello archeologico e altre sedi istituzionali.
Panorama di Corleone, foto di Giovanni Musumeci
Percorrendo la via Bentivegna si possono ammirare numerosi murales che raffigurano luoghi e tradizioni di Corleone. Il vasto territorio racchiude scrigni di natura come Rocca Busambra, il bosco della Ficuzza e nella zona della vecchia ferrovia dismessa Ficuzza -Corleone troviamo sotto il ponte del torrente Frattina le Gole del Drago. Il torrente erodendo le rocce calcaree ha creato voragini, piccole cascate, laghetti e le marmitte dei Giganti, buche cilindriche e profonde dove l’acqua assume un andamento vorticoso in un contesto scenico di straordinaria bellezza.
Le Cascate del drago di Corleone
Nell’ultimo secolo il nome Corleone è stato associato al fenomeno mafioso anche perché il paese ha dato i natali ad alcuni boss. Una nomea divulgata dai mass media ma anche dal cinema, a partire da Hollywood che con la trilogia dei film Il Padrino di Francis Ford Coppola ha portato sul grande schermo don Vito Corleone, un personaggio immaginario di forte impatto sociale (negativo). Dagli anni 90’ la comunità corleonese ha avviato progetti per modificare questa immagine negativa e lesiva della dignità dei suoi abitanti con campagne a favore della legalità sostenute dalla regione autonoma Val d’Aosta. Oggi all’ingresso del paese, infatti, si legge la scritta: Corleone capitale mondiale della legalità.