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Acireale, 25enne russo arrestato per aggressione tassista, poi morto in ospedale

Di redazione |

 Acireale (Catania) – E’ stato individuato il responsabile dell’aggressione subita nei giorni scorsi ad Acireale da Giovanni Leonardi, 61 anni, deceduto poco dopo per un infarto nell’ospedale di Acireale. Per omicidio preterintenzionale aggravato è stato arrestato dai carabinieri della Compagnia di Acireale, un cittadino russo: Nikita Gromokov, 25 anni.

I militari dell’Arma sono riusciti, in poche ore, a ricostruire la dinamica dei fatti grazie ad un’intensa attività investigativa, coordinata dalla Procura di Catania, avviata a seguito del decesso della vittima. La visione delle immagini dei sistemi di videosorveglianza e il racconto dei testimoni presenti sui luoghi dei fatti hanno permesso di accertare che Gromokov aveva incontrato, in maniera fortuita, Leonardi, un tassista abusivo, nei pressi della stazione ferroviaria, responsabile quest’ultimo, a detta dell’indagato, di aver sottratto qualche giorno prima un portafogli alla giovane compagna.

IL VIDEO DEL PESTAGGIO

I due avevano iniziato a discutere, in maniera animata, dello smarrimento del portafogli e da lì era nata una violenta colluttazione, nella quale Leonardi soccombeva a causa dei calci e dei pugni sferrati dal giovane nei suoi confronti; una lite protrattasi, a più riprese, nella centrale stazione ferroviaria, sotto gli occhi increduli e spaventati dei presenti. L’indagato, in compagnia della fidanzata e di un’amica, ha poi subito preso un treno diretto a Messina, per giungere quindi nella città di Milazzo, luogo di domicilio dei tre.

Nel pomeriggio del giorno successivo all’aggressione quindi, i protagonisti della triste vicenda sono stati condotti presso il Comando Carabinieri di Acireale ove, alla presenza del magistrato di questa Procura, sono stati effettuati gli ultimi accertamenti investigativi che hanno permesso di acclarare i gravi indizi di colpevolezza nei confronti del cittadino russo. I militari dell’Arma, quindi, al termine delle formalità di rito, hanno posto in stato di fermo l’indagato e lo hanno tradotto presso la Casa Circondariale di Catania “Piazza Lanza”, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria etnea.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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