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Catania: fermato uno scafista per lo sbarco di 596 migranti del 30 luglio

Di Giorgio Romeo |

La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza di Catania, sotto il coordinamento della Procura Distrettuale della Repubblica di Catania, hanno posto in stato di fermo di polizia giudiziaria un sedicente cittadino di nazionalità sudanese. L’uomo è gravemente indiziato del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina in relazione allo sbarco di 596 migranti di varie nazionalità, giunti presso il Porto di Catania nel pomeriggio di sabato 30 luglio, a bordo della nave della Marina Militare irlandese “James Joyce”.

I migranti, tutti provenienti dalle coste libiche, sono stati soccorsi in acque internazionali nel corso di n. 4 differenti eventi S.A.R. Gli investigatori della Squadra Mobile della Polizia di Stato e del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza hanno acquisito le prove necessarie all’adozione del provvedimento di fermo nei confronti del cittadino sudanese Kamal Wael nato in Sudan (cl. 1990). Nell’occasione sono stati sottoposti a sequestro 2 apparati GPS e un telefonino.

Seguendo un consolidato protocollo investigativo, realizzato d’intesa con la Procura Distrettuale, investigatori della Squadra Mobile e del Gico della Guardia di Finanza hanno avviato, con la collaborazione degli interpreti, durante le operazioni di sbarco nel Porto di Catania, le indagini finalizzate all’identificazione degli scafisti.

Kamal Wael è stato individuato quale unico conducente di un barchino in legno di circa 5 metri con a bordo 25 migranti. L’imbarcazione è stata soccorsa nella mattinata di venerdì 29 luglio in acque internazionali dalla nave militare irlandese. A conclusione delle attività, l’uomo è stato rinchiuso presso la locale Casa Circondariale di “Piazza Lanza” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA