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Lavoro: Ue, più trasparenza anche in contratti per atipici

Di Redazione |

BRUXELLES – Più trasparenza nelle condizioni di lavoro e nei contratti anche per gli atipici. E’ l’obiettivo della nuova direttiva proposta dalla Commissione Ue, che secondo le sue stime andrà a tutelare altri 2-3 milioni di persone al momento escluse dalla copertura delle norme attualmente in vigore.

 

La nuova proposta legislativa, infatti, integra e aggiorna gli obblighi già esistenti di informare tutti i lavoratori riguardo alle loro condizioni di lavoro e stabilisce nuove norme minime per garantire che tutti, incluso chi ha contratti atipici, beneficino di maggiore prevedibilità e chiarezza in materia di condizioni di lavoro.

 

La proposta prevede anche misure per evitare oneri amministrativi a carico delle imprese, dando loro la possibilità di fornire per via elettronica le informazioni richieste. Nel dettaglio, le nuove regole prevedono di allineare la nozione di lavoratore a quella della giurisprudenza della Corte di giustizia Ue, per evitare così l’esclusione di alcune categorie, di estenderle a forme di lavoro subordinato come i lavoratori domestici, a tempo parziale marginale o a brevissima durata, a chiamata, a voucher e via piattaforma online.

Inoltre queste garantiscono che i lavoratori ricevano un fascicolo informativo aggiornato e ampliato sin dal primo giorno del rapporto di lavoro, e non due mesi dopo come oggi, e stabiliscono nuovi diritti minimi per chi lavora a orario variabile, la possibilità di chiedere la transizione a una forma di occupazione più stabile, di ricevere una risposta scritta o il diritto alla formazione obbligatoria senza deduzione dello stipendio. Vengono inoltre rafforzati gli strumenti di esecuzione e i mezzi di ricorso come ultima risorsa per risolvere eventuali controversie.

 

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