Europa
Brexit: Barnier, fine transizione il 31 dicembre 2020
BRUXELLES – Per l’Ue la fine del periodo di transizione della Brexit dovrà essere “il 31 dicembre 2020, in linea con la fine naturale” del bilancio Ue 2014-2020. Lo ha affermato il capo negoziatore Ue Michel Barnier, sottolineando che durante questo periodo alla Gran Bretagna si applicheranno ugualmente “vantaggi e obblighi” Ue e che “non sarà una transizione ‘à la carte'”. L’intesa sul periodo transitorio “rientrerà nell’accordo sull’articolo 50 sul ritiro ordinato”, ha avvertito Barnier.
Se “il progresso sufficiente constatato” sulla prima fase della Brexit “è una tappa importante e necessaria sulla strada del ritiro ordinato” della Gran Bretagna dall’Ue, “il periodo di transizione è utile perché permetterà al governo britannico di prepararsi ed evitare il disordine alle frontiere”. “Ma non siamo alla fine della strada per stabilire le condizioni di un ritiro ordinato”. E’ l’avvertimento lanciato da Barnier dopo l’approvazione da parte del Collegio dei commissari del progetto di mandato negoziale per il periodo transitorio della Brexit, che dovrà ora essere approvato dai 27.
Cinque i principi quadro che la Commissione Ue, in base alle linee guida ricevute all’ultimo vertice Ue dai 27, vuole siano seguiti nel periodo di transizione della Brexit. Primo, ha cominciato Barnier, garantire “l’integrità del mercato unico e il rispetto di tutte e quattro le sue libertà” (libera circolazione di beni, capitali, servizi e persone). Secondo, “l’integrità dell’Unione doganale”, terzo, “le nuove regole Ue adottate durante il periodo di transizione si applicheranno anche alla Gran Bretagna sotto la vigilanza della Commissione Ue e della Corte di giustizia europea”. Quarto, “non ci sarà una transizione ‘à la carte'”, ovvero “tutte le politiche Ue continueranno ad applicarsi” alla Gran Bretagna, non solo quelle di scelta di Londra. E, quinto, ha concluso Barnier, “continuerà ad applicarsi l’autonomia decisionale Ue”, ovvero i 27 adotteranno nuove regole per cui cui Londra non potrà più intervenire nel processo decisionale ma sarà tenuta lo stesso ad applicarle. Di conseguenza durante il periodo transitorio “la Gran Bretagna manterrà tutti i vantaggi” di essere parte dell’Ue “ma anche tutti gli obblighi”, ha avvertito Barnier. Bruxelles vede quindi “un termine logico al periodo di transizione il 31 dicembre 2020 insieme alla fine naturale del quadro finanziario pluriennale” Ue attuale.
“Da marzo lavoreremo su un documento estremamente importante che deve essere terminato per ottobre 2018, insieme all’accordo sull’art. 50 in cui rientra anche il periodo di transizione, che dovrà definire i contorni della futura relazione” tra Ue e Gran Bretagna dopo la Brexit, ha aggiunto Barnier, sottolineando che “c’è la volontà da parte dei 27 di sapere già a ottobre dove si va”. L’accordo commerciale Ue-Gb sarà “sul modello dei più recenti firmati con il Canada, ma anche la Corea e il Giappone”.
“Nessuno sottostimi le difficoltà della ratifica” del futuro accordo commerciale Ue-Gb dopo la Brexit, è il monito del capo negoziatore Ue, perché “probabilmente” questo sarà “di natura mista”, a competenze sia dell’Ue che degli stati membri, e quindi “esigerà la ratifica di tutti i parlamenti” europei.
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