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Acireale, controlli nei depositivi della Tekra, partono le denunce

Di Redazione |

Controlli della Polizia di Acireale e del Nucleo Operativo Provinciale del Corpo Forestale di Catania , ha effettuato una serie di controlli nella la sede dell’autoparco della ditta Tekra, che ha in appalto la gestione dei rifiuti del comune di Acireale, in via S. Girolamo, nell’area adiacente il Palatupparello e dello stadio, spesso adibita a parcheggio di via dello Stadio e nel’area adiacente ai Capannoni di deposito dei “carri di carnevale” in via dei Miracoli.

L’operazione ha preso il via a seguito di alcune segnalazioni dei cittadini da cui emergevano presunte irregolarità e in particolare, la presenza non autorizzata di rifiuti non correttamente detenuti e trattati.

Al termine dei sopralluoghi, effettuati con la presenza di operatori della Polizia Scientifica del Commissariato acese che hanno provveduto ai rilievi video fotografici del caso finalizzati a “cristallizzare” lo stato dei luoghi sono state riscontrate in effetti alcune anomalie ed irregolarità, quali l’abbandono incontrollato di rifiuti, la violazione di norme antincendio, discarica abusiva.

Nel sito della Tekra è stato accertato l’abbandono incontrollato di liquidi al suolo, misto a fanghiglia e schiuma, proveniente dal lavaggio degli automezzi (che non dovrebbe svolgersi in quel luogo), la mancata tenuta di registri di carico e scarico dei rifiuti, la riduzione volumetrica e stoccaggio della differenziata, il mancato rispetto della normativa antincendio.

Allo stadio è stata riscontrata la presenza di due “cassoni scarrabili” della ditta Tekra ricolmi di vetro misto a plastica, sughero e altro materiale, abbandonati anche a terra nelle vicinanze degli stessi.

Nell’area dei “Capannoni” invece c’erano 9 “cassoni scarrabili” ricolmi di rifiuti solidi indifferenziati, provenienti dalla lavorazione dei carri in quantità tale da costituire una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto.

Nei prossimi giorni saranno effettuati i necessari approfondimenti per individuare i titolari della disponibilità delle aree interessate e dopo dovrebbero partire le segnalazioni alla Procura.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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