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Il Pd di Caltanissetta: «No alle candidature dinastiche e imposte dall’alto»

Di Fabio Russello |

«Vogliamo evitare che si ripeta quanto successo anche in occasione delle ultime primarie per la segreteria nazionale, quando alle Convezioni dei circoli si è registrata una schiacciante vittoria di Renzi, con una percentuale superiore al 70%, risultato poi ribaltato dal voto nei gazebo, tanto che la nostra provincia è stata l’unica conquistata da Andrea Orlando. Un ribaltamento dell’esito congressuale frutto del rifiuto del metodo di costruzione della lista a sostegno di Matteo Renzi, con candidati imposti dall’alto».

Lo scrivono in una nota il Pd di Caltanissetta e i giovani democratici nisseni: «Per tali ragioni riteniamo infausto – continua – per il Pd la riproduzione di un metodo contestato dai democratici della provincia di Caltanissetta; cosi come sarebbe controproducente la riproposizione di candidature dinastiche, le quali rischierebbero di rendere ancora più acuta e senza ritorno la crisi del partito. Non vorremmo arrivare ad iniziative eclatanti, al disimpegno, alla chiusura dei circoli. Pertanto, ancora una volta ed a gran voce, rivendichiamo il diritto all’individuazione dei candidati nel nostro territorio». Il riferimento alle candidature dinastiche, non esplicito, riguarderebbe anche la figlia dell’ex ministro e fondatore di Sicilia futura Salvatore Cardinale che alle ultime politiche fece candidare la figlia Daniela che venne eletta alla Camera.

Il pd nisseno continua: «Anche le ultimissime vicende regionali (elezione del Presidente dell’Ars e del capogruppo Pd) non ci hanno aiutato a smarcarci da logiche ormai stantie che ci impediscono di essere credibili e autorevoli agli occhi dei cittadini siciliani. Forse alcuni esponenti nazionali tra gli errori compiuti possono annoverare anche quello di essersi fidati in Sicilia dalle persone sbagliate. Oggi, a quasi due mesi dal voto per le elezioni politiche, sentiamo il bisogno di dire che è improcrastinabile un cambio di rotta e quindi è opportuno da subito cambiare metodi e ove necessario anche uomini».

«È indispensabile ripartire e fare di tutto per evitare una deriva a destra e fermare l’avanzata delle forze populiste – prosegue la nota – Tutti dovremmo fare il possibile per ritrovare, prima all’interno del Partito Democratico e poi di tutto il centro sinistra, le ragioni dello stare insieme, partendo dai valori e dagli ideali che vanno difesi dal pericoloso vento di destra e populista, ricco di egoismi e che soffia in tutto il mondo ed in Europa. Non è più possibile subire decisioni assunte da gruppi ristretti di plenipotenziari e capicorrente. A tal proposito, segnaliamo che l’ultima direzione provinciale ha unanimemente detto no a candidature che non dovessero essere indicate e condivise dagli organismi territoriali del partito. I candidati nei collegi uninominali e plurinominali non possono arrivare dall’alto solo al fine di consolidare leadership ed equilibri interni di partito». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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