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Sui Nebrodi sulle tracce dei Grifoni con il Sentiero dei “Vuturuna”

Il 5 ottobre sarà inaugurato, all’interno del Parco dei Nebrodi, il sentiero che verrà percorso in quattro tappe dagli escursionisti, allo stesso tempo un immaginario “volo di ritorno” degli antichi "vuturuna" verso le rocche, un viaggio dentro la natura del più grande parco della Sicilia incontrando i nuovi grifoni ed un tributo all’opera scientifica di Angelo Priolo

Di Beatrice Levi |

L’arrivo dell’autunno con le sue giornate sempre più fresche invita gli appassionati del trekking a prendere lo zaino per immergersi, dopo una estate torrida avara di piogge e funestata da incendi dolosi, nella vivificante atmosfera dei boschi, camminando su tappeti di foglie, respirando e assaporando la natura che muta.

Rocca Traora, Alcara Li Fusi

La Rocca Traora ad Alcara Li Fusi

Il 5 ottobre un nuovo ed originale trek, ideato da Giovanni Musumeci, inizia la sua avventura nel cuore del Parco regionale dei Nebrodi: il Sentiero dei Vuturuna. La valenza di un trek non si misura con il solo parametro della lunghezza dei chilometri da percorrere ma dal valore intrinseco dei luoghi attraversati dove emergenze storiche, architettoniche, antropologiche e naturalistiche rappresentano gli autentici parametri della “conoscenza” di quel territorio, per imparare ad amarlo, difenderlo e preservarlo per il futuro. Per comprendere la genesi di questo originale sentiero ed il significato del termine vuturuna bisogna andare a ritroso nel tempo, agli anni ’60. Nel territorio delle Rocche Traora e del Crasto (Messina) venne condotta una sciagurata campagna per eliminare, il termine usato fu “purgare il territorio”, le volpi usando bocconi avvelenati con la stricnina. Il risultato finale fu una strage di volpi ma anche di cani, corvi e indirettamente dell’ultima colonia di grifoni presenti in Sicilia. Questi avvoltoi, “specie relitta testimonianza di tempi ormai passati” come li definì l’ornitologo Angelo Priolo, cibandosi delle loro carcasse avvelenate subirono la stessa orribile fine.

Trekkers, ph Giovanni Musumeci

Trekkers sui Nebrodi – foto Giovanni Musumeci

“Una sciocca ed inutile operazione di disinfestazione” come ebbe a scrivere Fulco Pratesi, fondatore in Italia del WWF. Le popolazioni del luogo avevano gran rispetto per questi grandi mangiatori di carogne che svolgevano un prezioso ed utile lavoro di spazzini eliminando l’insorgere di malattie dovute alla decomposizione libera nell’ambiente. Nell’idioma locale i grifoni vengono chiamati con il termine di vuturuna, cioè i veleggiatori per via delle enormi ali il cui volo, sfruttando le correnti ascensionali, ricorda quello degli alianti. Alcuni di questi grifoni vennero imbalsamati ed immortalati in un diorama, che rappresenta la scena di quel disgraziato evento. Questo diorama, progettato da Angelo Priolo, è visibile insieme ad altri 600 esemplari di uccelli della sua collezione donati al museo di scienze naturali di Randazzo. Un felice progetto scientifico di reintroduzione, condotto dal Parco dei Nebrodi e Lipu ha permesso, nel 2005 di veder tornare a volare una nuova colonia di grifoni che è ormai stanziale sulle pareti della Rocca Traora sopra il borgo di Alcara li Fusi. Il sentiero che verrà percorso in quattro tappe dagli escursionisti è allo stesso tempo un immaginario “volo di ritorno” degli antichi vuturuna verso le rocche, un viaggio dentro la natura del più grande parco della Sicilia incontrando i nuovi grifoni ed un tributo all’opera scientifica di Angelo Priolo.

Il sentiero inizia infatti dal diorama del museo di Randazzo e termina ai piedi della rocca Traora dove i grifoni hanno nidificato. Un sentiero lungo 60 chilometri che utilizza antiche trazzere, sentieri abbandonati e nuovi percorsi che toccano storiche masserie, luoghi di culto, prati, grandi boschi, laghi, torrenti, accompagnati dal muggito delle mandrie e dal volo silenzioso dei nuovi avvoltoi, immergendosi in una natura che si presenta varia, affascinante e che si apre a grandi e suggestivi panorami sull’Etna, mar Tirreno e le isole Eolie.

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