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Bruciavano cavi Telecom per rubare rame e alluminio: tre arresti a Comiso

Di Carmela Marino |

Comiso (Ragusa) – Bruciavano i cavi telefonici della Telecom, a Comiso e ad Acate, per ricavarne rame o alluminio.  E sono stati proprio i numerosi furti, con conseguenti danni anche per gli utenti, subiti dalla Telecom a mettere gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Ragusa, sulle tracce di quattro pluripregiudicati. Per tre di loro sono scattati gli arresti; sono Andrea D’angelo, 30 anni, Jacopo Verzeroli 36 anni e Fernando D’Amanti, 35 anni, tutti comisani, mentre per un quarto soggetto, V.G, il provvedimento non è scattato per gravi motivi di salute.

Per incastrare il gruppetto sono state utilizzate delle telecamere, installate in alcuni punti chiave, che hanno permesso agli investigatori di accertare le responsabilità dei quattro. L’operazione “Hot line” ha messo fine alle continue distruzioni di cavi telefonici, in particolare nella zona di Comiso, al fine di ricavare dagli stessi, una volta bruciati, del rame o dell’alluminio che poi venivano rivenduti. A farne le spese sono stati soprattutto i proprietari delle aziende agroalimentari e zootecniche del ragusano.

LE RIPRESE DEI FURTI

Le indagini hanno inoltre appurato che i criminali arrestati erano dediti anche ad altri reati predatori; ai quattro sono stati infatti contestati anche i reati di ricettazione, furti di armi, furti in abitazioni e incendio. Nel corso delle perquisizioni effettuate, sono stati recuperati diversi monili in oro di ingente valore ed armi lunghe con munizionamento. Tra le armi sequestrate anche un fucile a canne mozze con matricola abrasa che sarà adesso comparata con quelle utilizzate in eventi criminali commessi non soltanto in Sicilia.

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