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Truffa all’Ue grazie alla complicità di operatori di Centri di assistenza agricola: ventitré indagati in Sicilia

Di Redazione |

ENNA – Beni per un valore di circa 280.000 euro sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza e dai carabinieri di Enna a 15 persone – tutte residenti nelle province di Enna, Messina e Catania – indagate dalla Procura della Repubblica di Enna per truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche e falso. Aziende agricole a vario titolo riconducibili agli indagati avrebbero percepito illecitamente contributi comunitari per l’agricoltura erogati dall’Agea truffando così l’Ue per oltre 280.000 euro. L’operazione è stata denominata “Terre di nessuno 2”. In tutto gli indagati sono 23.

I militari dell’Arma e le Fiamme Gialle di Enna hanno eseguito una ordinanza emessa dal Gip Vittorio La Placa nell’ambito di una indagine diretta dal Procuratore della Repubblica Massimo Palmeri e coordinata dal sostituto procuratore Domenico Cattano. Secondo quanto accertato, gli indagati, attraverso la presentazione di falsi contratti di conduzione e dichiarazioni sostitutive, avrebbero utilizzato non solo indebitamente particelle catastali di terreni in Sicilia ma anche beni demaniali dell’Isola ed in altre regioni d’Italia. I falsi e le truffe sarebbero state realizzate inoltre grazie alla complicità di operatori dei Centri Assistenza Agricola, presso i quali è stato riscontrato come le credenziali assegnate dal Sistema Informatico Agricolo Nazionale e legate in modo esclusivo all’operatore o responsabile di sede venivano fraudolentemente utilizzate anche da terzi.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA