Trapani
Maltempo, fiumi esondati e lavori mai finiti Musumeci: «Più facile sconfiggere la mafia che certa burocrazia»
MAZARA DEL VALLO – Nove persone di due nuclei familiari e un cane, Ettore, salvati; pescatori in lacrime per la perdita delle loro barche, tre auto parcheggiate inghiottite dalle acque, strade e scantinati allagati e tonnellate di detriti finiti nel porto nuovo che per alcune ore, in via precauzionale, è stato chiuso ai pescherecci. E’ il resoconto sommario dell’esondazione del fiume Mazaro, la scorsa notte, a Mazara del Vallo. I danni appaiono ingenti soprattutto per la piccola pesca e la cantieristica.
Il fiume non viene dragato da una quarantina d’anni e da 8 anni, come ha più volte denunciato il sindaco Nicola Cristaldi, la città attende che «la Regione autorizzi i lavori per il suo assetto idrogeologico». Regione che nei giorni scorsi è stata diffidata dall’amministrazione comunale. Musumeci dal canto suo risponde: ««Questa vicenda del fiume Mazaro ha dell’incredibile. Ho appena saputo che la pratica per i lavori al porto canale si trascina da anni, fra mille lacci e lacciuoli. A volte penso che sia più facile in Sicilia sconfiggere la mafia che certa burocrazia. Ho chiesto di avere entro lunedì dettagliate relazioni dall’Ufficio del Genio civile e dal Dipartimento regionale Territorio e ambiente e capire se emergono responsabilità a carico di qualcuno. In ogni caso, i lavori vanno avviati nel più breve tempo possibile».
Per salvare il fiume Mazaro, recente si sono mobilitati anche alcuni cittadini che hanno lanciato una petizione sul portale Change.org. Oggi sono giunte a Mazara del Vallo otto squadre dei vigili del fuoco, provenienti anche da Marsala, Salemi e dalle sezioni di soccorso fluviale dei comandi provinciali di Trapani e Palermo, alle quali si è unito personale delle forze dell’ordine. Il Comune ha allestito la centrale operativa di Protezione civile all’autoparco comunale, la polizia municipale ha provveduto a sistemare provvisoriamente sei degli sfollati in un B&B e i tecnici hanno monitorato i depuratori di Mazara Due – che è stato semidistrutto e i cui danni supererebbero i 200 mila euro – e di Bocca Arena, i cui danni ammonterebbero a circa 30 mila euro.
Nel primo pomeriggio la Capitaneria ha riaperto ai pescherecci il porto nuovo emanando un avviso di pericolosità per la presenza di detriti e natanti sommersi, semi affondati e alla deriva. L’amministrazione comunale ha lanciato un’allerta anche per il fiume Delia, dopo che l’ente gestore della diga Trinità, che sorge sul territorio di Castelvetrano, ha aperto alcune saracinesche per fare defluire l’acqua in eccesso. Interventi per qualche allagamento i vigili del fuoco li hanno effettuati pure ad Alcamo e Castelvetrano, mentre a Marsala e a Paceco hanno effettuato verifiche lungo i torrenti a rischio esondazione.