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L’Oasi Bar di Agrigento non chiude

Di Gaetano Ravanà |

L’Amministrazione regionale, nel settembre 2014, annullava in autotutela la concessione rilasciata per la porzione di immobile “ex G.I.L.” destinata all’esercizio dell’attività commerciale “Oasi Bar”.

Il Comune di Agrigento, in ragione del provvedimento di annullamento della concessione, ritenendo il venir meno del titolo legittimante la detenzione dei locali dell’Oasi Bar, emetteva un’ordinanza di sospensione della detta attività commerciale.

A questo punto, i titolari dell’esercizio commerciale hanno proposto un ricorso giurisdizionale innanzi al T.a.r. Sicilia-Palermo, patrocinato dagli Avv.ti Girolamo Rubino e Vincenzo Airo’, per l’annullamento, previa sospensione, del provvedimento di annullamento in autotutela della concessione e – per illegittimità derivata – dell’ordinanza comunale di sospensione dell’attività commerciale, in quanto adottati in assenza dei presupposti e in violazione di legge.

Il Presidente del T.a.r. Sicilia-Palermo, dr. Calogero Ferlisi, ritenendo sussistente una situazione di “ estrema gravità ed urgenza tale da non consentire neppure la dilazione dell’istanza cautelare” in sede collegiale, ha accolto la richiesta di misure cautelari monocratiche avanzata dagli avvocati Rubino e Airo’, stante il grave ed irreparabile pregiudizio economico derivante dall’imminente chiusura dell’Oasi Bar con evidenti danni di immagine per l’attività in questione e conseguente sviamento della clientela.

Pertanto, nelle more della definizione della fase cautelare, gli effetti dell’ordinanza impugnata sono stati sospesi e l’Oasi Bar potrà continuare regolarmente ad esercitare la propria attività commerciale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA