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Agira, il “miracolo” del santo che suda? Svelato l’arcano mistero

Di Giulia Martorana |

Agira (Enna) –  Potrebbe definirsi un “colpo di scena”, ma in realtà era un epilogo atteso: nessun evento miracoloso che riguarda la statua di San Filippo di Agira. Nessuna sudorazione o lacrimazione legata ad eventi soprannaturali e divieto assoluto di qualunque forma di propaganda sui media e sui social per comitati, associazioni, gruppi parrocchiali. Si tratta di un semplice fenomeno naturale legato alle capacità dei legni antichi di assorbire acqua dall’ambiente e poi rilasciarla quando raggiungono la saturazione, come da tempo sostenuto da molte persone, compreso tecnici che fin da subito, quando si gridò al miracolo, avevano dato la spiegazione più semplice legata proprio al legno molto antico.

A mettere la parola fine su un evento che da settembre 2018 ha fatto gridare “al miracolo” nelle cittadina, malgrado gli inviti alla cautela della Diocesi di Nicosia, è stato il vescovo Salvatore Muratore, con una nota inviata a tutti i fedeli della Diocesi. «Dopo avere analizzato accuratamente il fenomeno – scrive il vescovo Muratore – alla luce dei risultati delle investigazioni scientifiche che hanno escluso inequivocabilmente lacrimazioni e sudorazioni, dopo avere consultato la Congregazione per la Dottrina della fede, avvalendomi delle facoltà concesse dallo stesso dicastero, il 25 marzo ho dichiarato che il fenomeno non risulta soprannaturale». Quando la notizia, grazie ai filmati postati sui social e su Facebook aveva attirato l’attenzione anche della stampa nazionale, il vescovo Muratore aveva disposto la chiusura al pubblico della sacrestia dove si trovava il busto ligneo. Già in quei giorni, sicuramente, erano stati incaricati i tecnici di esaminare la statua e prelevare il liquido da sottoporre ad analisi. Nei giorni successivi, si era scatenato il “tam tam” di fedeli e del sindaco Maria Greco che avevano criticato aspramente la decisione. Conclusi e prelievi e incaricati due sacerdoti si sentire i testimoni oculari, il vescovo aveva disposto la riapertura della sacrestia e la statua era poi stato collocata su uno degli altari laterali della chiesa.

Periodicamente, sui social sono state divulgate notizie su nuovi ulteriori fenomeni di presunte sudorazioni, l’ultimo un paio di settimane fa. Il vescovo Muratore che ha atteso le conclusioni delle indagini e avere consultato la Congregazione della dottrina della fede, una volta accertato che il fenomeno è assolutamente naturale, ha anche disposto che il busto di San Filippo venga collocato nuovamente in sacrestia e comunque, fuori dalla chiesa.

«Sono certo che comprenderete la sollecitudine del vescovo – scrive ancora il presule nella lettera ai fedeli – nel provvedere che si abbia una corretta comprensione dei fatti avvenuti e divulgati nei mesi scorsi». Al momento non ci sono state reazioni e commenti da parte del sindaco Greco che sulla vicenda è sempre stata critica sulla cautela della Diocesi e del vescovo Muratore e che si è limitata a scrivere in un post: «La sudorazione di San Filippo è solo l’ultimo fenomeno di una serie di grazie che ha fatto nel tempo come testimoniano i numerosi fedeli che portano le torce in segno di ringraziamento». Adesso spetterà ai gruppi e associazioni legate alla diocesi ed alla parrocchia Abbazia, ottemperare al divieto imposto dal vescovo e rimuovere post, fotografie, filmati.

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