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Piombino scampa la morte e trova un amico e una famiglia

Di Anna Maria Gregni |

Ispica (Ragusa) – Meno di un anno per tentare di riportare al loro posto le lancette del tempo. Mesi di lotta per la vita e per rinascere, grazie alle cure di volontari e di una famiglia che ha aperto il cuore e la propria casa a Piombino. Piombino è la storia di un cagnetto che ha preso il nome dalla sua disavventura. Trovato morente da due amanti degli animali ispicesi, Martina Carpintieri e Silvia Lo Iacono, con evidenti segni di tortura, attribuibili a piombini scaricati da una pistola ad aria compressa. 15 piombini in corpo, quindici colpi sparati da infami, sicuramente per gioco, quindici guaiti di chi guardava la vita scorrere e ora non può più. Piombino, però, nonostante i suoi occhi vedranno, ormai, solo il buio, ha fatto trionfare la voglia di vivere e di esserci fino in fondo, fidandosi nuovamente del genere umano.

È stata dura. 7 piombini sono stati estratti, mentre i rimanenti saranno per sempre in corpo, senza comunque mettere a repentaglio la sua vita. In un primo momento, Piombino ha trovato ricovero presso l’ambulatorio del veterinario, dove era stato trasportato, subito dopo il ritrovamento, per ricevere tutte le cure necessarie alla sopravvivenza. Così, l’ambulatorio è il luogo sicuro dove trovare amicizie. E proprio lì, Pepe, un altro piccolo e vivace trovatello, diviene l’amico inseparabile, la guida e il bastone per Piombino. I due, immediatamente, diventano inseparabili e questa condizione fa nascere problemi e paure per chi sino a quel momento li ha accuditi. Col passare del tempo, all’orizzonte, si prospetta l’amara realtà del trasferimento dei due cuccioli altrove, poiché non è più possibile tenerli nel momentaneo ricovero. Ancora una volta il destino remava contro Piombino: chi avrebbe adottato i due cagnetti inseparabili? Per fortuna, una famiglia si fa avanti. Così, i due inseparabili cani partono per Treviso, grazie anche a una raccolta fondi a cui hanno partecipato i cittadini di Ispica e di Rosolini, percorrendo il tragitto a staffetta (Ispica-Villa San Giovanni-Bologna-Treviso). Era giunto il momento di gioire per il risultato ottenuto, dopo tanta fatica e patemi.

Ci son voluti, purtroppo, soli tre giorni dall’arrivo nella nuova famiglia per rispedire i due cagnetti al mittente, apostrofandoli come ingestibili. Eppure, tutti i controlli, a carico della famiglia adottante e dei due adottati, erano stati svolti scrupolosamente secondo rigidi protocolli. Per fortuna un’altra famiglia di Rovigo si è resa disponibile, prima, per uno stallo presso la loro abitazione per evitare che fossero portati in un canile del nord e, poi, nonostante già avesse da governare altri due cani e cinque gatti, alla loro adozione. Oggi, Piombino e Pepe si sono perfettamente integrati con la loro nuova famiglia.

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