Enna
All’ennese Francesca Incudine il Premio Bianca d’Aponte
ROMA – È Francesca Incudine, siciliana di Enna, a vincere con il brano “Quantu stiddi” la 14a edizione del Premio Bianca d’Aponte, il contest italiano riservato alle cantautrici, che si è tenuto al Teatro Cimarosa di Aversa (Caserta). Il premio della critica Fausto Mesolella se lo sono aggiudicate ex aequo la stessa Incudine e Irene (all’anagrafe Irene Scarpato) da Napoli, che ha presentato “Call center”. A quest’ultima è andata anche la menzione per la migliore musica, mentre quella per il testo ha visto prevalere Giulia Pratelli da Pisa con “Non ti preoccupare” e quella per l’interpretazione Meezy da Foggia con “Temporale”.
Un caleidoscopio di colori per le dieci finaliste, ognuna delle quali ha portato in scena un suo peculiare mondo musicale e stilistico, testimoniando le tante sfaccettature di quella che viene chiamata canzone d’autore, in questo caso d’autrice. Oltre al concorso, molte sono le emozioni arrivate dai tanti ospiti che hanno calcato il palco nelle due serate. Venerdì, in quella di apertura, c’è stato un susseguirsi di set con Giuseppe Anastasi, Giovanni Block, Tony Bungaro il quartetto femminile napoletano delle SesèMamà e l’Orchestra di Piazza Vittorio che con Petra Magoni ha offerto uno stralcio del ‘Don Giovannì in scena al Teatro Bellini di Napoli in questi giorni. Ha conquistato il pubblico anche la greca Marina Mulopulos, che ha ricevuto il Premio d’Aponte International (assegnato in collaborazione con il Premio Andrea Parodi di Cagliari)’ Sabato, nella serata finale, Simona Molinari in veste di madrina di questa edizione è salita sul palco per interpretare una sua canzone e ‘Il bagarozzo rè, un brano di Bianca d’Aponte, la cantautrice prematuramente scomparsa a 23 anni alla quale il festival è dedicato. Prima di lei si sono esibiti anche Carlo Marrale, Bruno Marro, Mariella Nava, Sasà Calabrese, Joe Barbieri, l’inedito duo formato da Rossana Casale e Kaballà ed Elena Ledda, che ha proposto una versione in sardo di ‘Ninna nanna in rè di Bianca d’Aponte. Si è così inaugurata la direzione artistica di Ferruccio Spinetti, che ha raccolto quest’anno l’eredità di Fausto Mesolella, storico direttore artistico della manifestazione scomparso prematuramente nel 2017.
Nel contest, diversi sono stati i premi esterni alla giuria. A Chiara Raggi da Rimini (con “Lacrimometro”) è andato quello dell’etichetta Suoni dall’Italia di Mariella Nava, con la proposta di un contratto discografico. A Kim da Padova (con ‘Un cane e una mogliè) quello di Soundinside Basement Records, con la realizzazione di un video live in studio. Meezy si è invece aggiudicata il Premio ‘Na stellà (titolo di una canzone di Mesolella) del Virus Studio, che metterà a disposizione due giorni in sala d’incisione per realizzare un brano con la produzione artistica di Ferruccio Spinetti. Rai RadioLive e Rai Italia hanno invece deciso di premiare Kim e Meezy con una ospitata radiofonica e televisiva.
Alla vincitrice assoluta andrà un tour di otto concerti, realizzato grazie a Nuovo Imaie e una borsa di studio di 1000 euro offerta da Doc Servizi, comprensiva di iscrizione alla cooperativa, di consulenza e tutela. Per il Premio Fausto Mesolella la borsa di studio sarà invece di 800 euro. Nessuna delle dieci cantautrici torna a casa a mani vuote. Il papà di Bianca D’Aponte, Gaetano, ha consegnato una targa anche a tutte le altre finaliste: Argento da Brindisi con il brano ‘Goccià; Roberta De Gaetano da Messina con Va tutto benissimo; Chiara Ragnini da Genova con “Un angolo buio”; Elisa Raho da Roma con ‘Bellò.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA