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I siciliani e il reddito di cittadinanza: ecco chi ne beneficerà nell’Isola

Di Michele Guccione |

Uno dei tanti problemi dell’attuazione del reddito di cittadinanza non sarà solo il funzionamento dei centri per l’impiego che dovranno cercare un lavoro per queste masse di cittadini, ma anche l’individuazione dei soggetti che ne hanno davvero diritto. Soprattutto in Sicilia, dove i numeri della povertà sono i più alti d’Italia ma all’interno dei quali si cela un esercito di “furbi” e di esperti in espedienti per tirare a campare a spese dell’Inps. Quanti siano in generale i poveri ufficiali che potranno incassare questo “incentivo alla futura occupazione” ancora è impossibile dirlo, perché i criteri di selezione variano durante le fasi di definizione del nuovo strumento che sostituirà Sia e Rei; fasi che, dopo il varo della manovra in Parlamento, si concluderanno solo dopo l’emanazione dei decreti attuativi e della circolare dell’istituto di previdenza. 

Però, ad oggi, c’è un dato base di partenza, ed è il numero di percettori del Reddito di inclusione avviato dal precedente governo ad integrazione e poi sostituzione della carta Sia. Rispetto al più recente monitoraggio Inps disponibile, quello riferito al primo semestre di quest’anno e che totalizza, tra Sia e Rei, 250.298 percettori in Sicilia, in questi giorni la Svimez, anticipando il Rapporto del 2018, ha aggiornato il calcolo del primo semestre includendo le pratiche di quel periodo che non erano state ancora chiuse. Ebbene, questa elaborazione amplia la platea di oltre 30mila unità, indicando che nell’Isola i beneficiari del Reddito di inclusione con un reddito Isee familiare fino a 6mila euro sono 282.771. Numero che è destinato a salire di molto, se si pensa che i servizi sociali del solo Comune di Palermo, dopo avere definito le posizioni di 7.161 nuclei, hanno già fissato oltre 42mila appuntamenti da qui alla fine di novembre, e si tratta ancora di soggetti che hanno presentato l’istanza nel primo semestre e per i quali l’Inps sta verificando il possesso dei requisiti. Inps che, sommerso da decine di migliaia di altre richieste nella regione, in questi giorni sta organizzando il rafforzamento degli uffici per evitare eccessivi ritardi e giacenze. Per non sottovalutare, poi, l’aspetto più inquietante di questa vicenda, ossia il ritardo di avvio delle commissioni multidisciplinari che devono elaborare il piano personalizzato di occupabilità del soggetto: trascorsi sei mesi senza che il piano sia stato redatto, il Rei viene revocato per legge.

Comunque, dalla platea finale dei percettori del Rei si arriverà a quella dei titolari del reddito di cittadinanza, che sarà più ampia se salirà l’asticella del reddito Isee massimo ammissibile per avere accesso allo strumento. La platea, in ogni caso, farà parte dell’esercito di poveri ufficiali, che è composto, stando ai calcoli dell’Istat, da 2.810.968 siciliani a rischio di esclusione sociale, a maggioranza donne (1.418.362) rispetto agli uomini (1.392.607). Molti di questi sono minori (546.248).

Ma nel tempo crescerà il numero di soggetti transitati ad un tenore di vita sotto la soglia di povertà, se non interverranno politiche di sviluppo. In una terra in cui il reddito medio è di 12.838 euro, secondo l’Istat, l’indice di rischio di povertà è il massimo d’Italia, al 42,3%, l’indice di diseguaglianza all’8,3%, quello di persone che vivono sotto la soglia di povertà tocca il 29% della popolazione. I siciliani che sono in condizione di grave deprivazione materiale sono 1milione 320mila 580, di cui 232mila minori; i soggetti che vivono in condizioni di sovraffollamento in case prive di servizi (in pratica dentro tuguri) ammontano a 423.794, pari all’8,4% dei residenti.

Il centro studi Srm di Napoli, analizzando la povertà minorile ed educativa, ci dice infine che nell’Isola questa incide per il 42,3% dei minori; il 15,01% di minori vive in grave povertà. La povertà educativa raggiunge un indice del 118,76%, il più alto del Paese, e i Neet sono il 44,82% dei giovani fino a 29 anni. Più di 85mila ragazzi hanno al massimo la licenza media e non seguono percorsi di formazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA


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