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Stent scaduti a pazienti al Cannizzaro: chiesto giudizio per tre medici

Di redazione |

CATANIA – La Procura di Catania ha ribadito la richiesta di rinvio a giudizio del primario dell’unità di Emodinamica dell’ospedale Cannizzaro, Alfredo Ruggero Galassi, e di due cardiologi dello stesso reparto, Salvatore Adriano Azzarelli e Michele Giacoppo, accusati di avere impiantato nelle arterie di sette pazienti, durante interventi di angioplastica, stent medicali contenenti farmaci antiproliferazione già scaduti di validità.

Il primario è indagato per abuso d’ufficio e somministrazione di farmaci guasti, contestazione quest’ultima mossa anche agli altri due medici indagati anche per delitto colposo contro la salute pubblica. Il pm Agata Santonocito ha invece chiesto l’assoluzione di due fornitori che hanno fatto accesso al rito abbreviato. Sono Alessandro Pilo e Salvatore Costanzo, accusati di avere consegnato, rispettivamente, quattro e tre stent con validità inferiore ai due-terzi del periodo massimo stabilito dal fabbricante. I due sono imputati di frode nelle pubbliche forniture.

Nel procedimento l’ospedale Cannizzaro è presente come parte civile, rappresentato dall’avvocato Tommaso Tamburino, e come responsabile civile, assistito dal penalista Ruggero Razza, per la posizione del primario del reparto, chiamato in giudizio da due pazienti, presenti nel processo come parti lese. Il Gup Fabio Digiacomo Barbagallo ha rinviato le decisioni per la prossima udienza, fissata per il 14 giugno. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA