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Italia primo beneficiario Ue finanziamenti Bei 2017 con 12, 29 mld

Di Redazione |

BRUXELLES – Con 12,29 miliardi di euro sui 70,25 totali, l’Italia è il Paese europeo che nel 2017 ha maggiormente beneficiato dei finanziamenti del gruppo Banca europea per gli investimenti (Bei e Fei). Il dato emerge dalla relazione annuale sulle attività della Banca, presentata a Bruxelles dal presidente Werner Hoyer. Di questi soldi, 6,6 miliardi sono riconducibili al Piano d’investimenti promosso dalla Commissione Ue, il cosiddetto Piano Juncker, e hanno generato investimenti per un totale di 37,21 miliardi.

 

Spagna (10,81 miliardi) e Francia (8,65 miliardi) sono gli altri due Stati nei quali il gruppo Bei ha lavorato di più nell’anno appena concluso. I 12,29 miliardi di finanziamenti in Italia valgono lo 0,72% del Pil nazionale, cioè 203 euro per abitante.

 

Il 2017 è stato un anno record per il gruppo Bei, che ha approvato in tutto il mondo 901 progetti in totale, il 15% in più rispetto all’anno precedente, per un totale di 78,16 miliardi. “In media si tratta di progetti più piccoli rispetto al passato, questo significa che stiamo permettendo a sempre più aziende di investire” ha precisato Hoyer. La maggior parte dei finanziamenti, quasi 30 miliardi, sono andati alle Pmi, 18 miliardi alla realizzazione di infrastrutture, 16,7 a iniziative legate all’ambiente e quasi 14 milairdi all’innovazione.

 

Fra i principali investimenti portati avanti dalla Bei ci sono quelli legati al Piano Juncker, che dal momento della sua creazione nel 2015 ha portato alla firma di 717 accordi per 51,3 miliardi di euro, a loro volta capaci di mobilitare investimenti per quasi 257 miliardi. “E’ stato uno dei passi più coraggiosi intrapresi dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker e dall’allora commissaria al Bilancio Kristalina Georgieva” ha detto Hoyer, “e ora siamo sulla strada giusta per mobilitare i 315 miliardi promessi”. “Accogliamo la decisione presa a dicembre del Parlamento Ue di estendere il programma fino al 2020 con l’obiettivo di mobilitare 500 miliardi” di investimenti aggiuntivi, ha aggiunto il presidente della Bei, che si è detto “impegnato a lavorare” con gli Stati e le istituzioni Ue per rendere “gli strumenti finanziari più efficaci all’interno del bilancio europeo post 2020”, i cui negoziati sono appena cominciati.

 

 

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