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Consorzio di bonifica, il futuro è nelle mani di banca e Prefettura

Di Giuseppe La Lota |

Il commissario è un padre di famiglia che vorrebbe aiutare tutti, lo ha dimostrato con questa visita, ma non ha il potere di coniare banconote. L’ulteriore impegno che ha preso ieri, è quello di scrivere di suo pugno una delibera con la quale chiede alla Banca agricola popolare di Ragusa, istituto di credito tesoriere del Consorzio, di anticipare i due dodicesimi (come fatto l’anno scorso), circa 800 mila euro, per pagare due stipendi ai 146 dipendenti: agosto e settembre 2016 che andranno a dichiarare in tassazione separata. Per dare più autorevolezza al suo gesto, Mragiotta ha detto che chiederà aiuto anche al prefetto Librizzi perché interceda presso la Bapr affinché attivi il cassiere in favore del Consorzio evitando la fila della burocrazia. Un provvedimento tampone, purtroppo. Perché per risolverlo serve l’intervento della politica, la stessa che ha creato il problema nell’ultimo ventennio chiudendo gli occhi mentre il personale-dipendente a tempo indeterminato consortile passava dalle 70 unità di fine secolo ‘900 alle 150 del 2017. La stessa politica, o chi per essa, che non ha consentito l’emissione dei ruoli 2014, 2015 e 2016 privando l’ente di incassare soldi dagli agricoltori; la stessa amministrazione che non ha incassato dal Comune di Modica un importo per acqua erogata pari a 800 mila euro, toh! la cifra che oggi si chiede di anticipare alla Bap con i 2/dodicesimi. Per chiudere la partita per sempre, e mettersi alla pari degli altri consorzi di bonifica, il numero 8 di Ragusa deve confidare nell’aggiustamento della finanziaria 2017 dalla quale spera di ottenere i 2 milioni i restanti in sanatoria dell’intero arretrato.

Fatta i calcoli algebrici, il gioco passa di nuovo ai lavoratori e ai sindacati che li rappresentano: Cgil, Cisl e Uil, questi due sindacati maggioritari. La Cgil ha acceso la miccia dando addosso alla gestione Cosentini, la Cisl, secondo indiscrezioni, vorrebbe congelare la vertenza nell’attesa della Finanziaria, convinta di non potere vincere la battaglia andando allo scontro totale. La Uil, sempre secondo indiscrezioni, sarebbe il sindacato-falco disposto a forzare la mano al punto da chiudere i rubinetti del potabilizzatore che eroga prezioso liquido nel modicano e a Frigintini. Giusto per fare capire al sindaco di Modica che se guerra dev’essere sarà guerra per tutti.

Anche per quanto riguarda la vicenda aperta con il sindaco di Modica Ignazio Abbate, il commissario Margiotta ha promesso il suo impegno. Farà di tutto per convincere il Comune a dare i soldi ai dipendenti senza farli passare dalle casse del Consorzio, accusato di avere scassato le strade comunali senza averle rattoppate.

All’inizio della vertenza. Lo scenario descritto è sotto gli occhi di tutti a un mese esatto (14 dicembre 2016) dall’inizio dell’occupazione degli uffici e dalla dichiarazione dell’agitazione. Lo sciopero generale che era stato annunciato per oggi resta in cantiere per il prossimo giovedì 19 gennaio. Salvo un miracolo in extremis, rimane tutto confermato.

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