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Jonny Lee Chiavaro, una grande passione chiamata rock’n’roll

Rock'n'roller sin dalla prima ora, il catanese Jonny Lee Chiavaro, porta sul palco l'energia e loo stile del mito Jerry Lee Lewis con uno show che spazia dai classici del rock and roll a hits del country agli evergreen del blues

Di Redazione Vivere |

Ritorna dal vivo Jonny Lee Chiavaro, cantante e pianista catanese, da quasi quarant’anni in prima linea nel rock’n’roll e beat revival. Giovedì 20 aprile si esibirà con la sua Honky-Tonk Band al Laboratorio Arte Musica di Catania per una serata che celebra una grande passione chiamata rock’n’roll. Chiavaro, oggi 54enne, ha cominciato giovanissimo a fare musica. Nel 1979 entra a far parte in una band denominata The Cockroaches, specializzata nel repertorio dei primi Beatles. Nel 1981 la band cambia nome trasformandosi in The Beatmoon. L’anno seguente forma una nuova band chiamata The Wildcats, eseguendo brani di Gene Vincent, Buddy Holly, Carl Perkins, Eddie Cochran etc.

La band con la quale riesce ad interagire a livello nazionale e quella dei Ramblers, fondata nel 1985. Ma già aveva nelle vene, la voglia di intraprendere la carriera da solista e nell’ aprile del 1986 inizia la sua avventura. La stampa nazionale lo definisce il Jerry Lee Lewis italiano. Incide un brano di sua composizione nella compilation “Rockin’ Italy” prodotta dalla Polygram. Inizia una serie di concerti in Emilia-Romagna, Toscana, Lombardia esibendosi in noti locali quali lo Slego di Rimini, il Tenax di Firenze e il Rolling Stone di Milano. Partecipa a prestigiosi festival quali il Magna Grecia festival di Siracusa (settembre 1986), Mister Rock di Torino (marzo 1987), Festival R&B di Imola (maggio 1987). Dal 1989 al 2004 è protagonista nelle basi Nato del Mediterraneo e continua ad esibirsi nei più importanti locali siciliani. Nel 1996 un’importante rivista musicale inglese pubblica un articolo su di lui, indicandolo come l’unico artista italiano in grado di proporre musica tipicamente americana, come se fosse nato in quelle terre.

Nel 2005 decide di prendersi una pausa di riflessione che si protrae fino al 2011. Per rompere il ghiaccio ed uscire dal lungo letargo partecipa come ospite ai concerti di artisti catanesi quali Francois e le Coccinelle, Max Garrubba e i Blue in blues e Appaloosa Victor. Nel 2016, al LAM di Catania, a 30 anni dal suo esordio, ritorna da protagonista con uno show che spazia dai classici del rock and roll, (“Great Balls of Fire”, “Whole Lotta Shakin’”) a hits del country (“Workin’ Man Blues”, “Jambalaya”) evergreen del blues (“Trouble in mind”, “C.C. Rider”). Quest’ anno ritorna al Laboratorio d’ Arte, accompagnato dalle sua Honky Tonk band. Subito lo attendono prestigiosi progetti fuori dalla Sicilia e anche dall’Italia.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA