Cronaca
Migranti: la presidente di Malta all’Ars, il M5S abbandona l’aula. Polemiche a Sala d’Ercole
PALERMO – Invitata dal presidente dell’Ars Gianfranco Miccichè, la presidente della Repubblica di Malta, Marie Louise Coleiro Preca, approda nell’aula dell’Assemblea siciliana, ma ancor prima di pronunciare il suo discorso i deputati regionali del Movimento Cinquestelle protestano contro la sua presenza abbandonando Sala d’Ercole. Con la coda di polemiche che è facile immaginare e di cui riferiremo più avanti. Andiamo con ordine.
«Vorrei cogliere questa occasione per esprimere la mia ammirazione per tutti i siciliani che hanno saputo mettere in pratica i valori di solidarietà e rispetto umanitario dimostrando che, malgrado le dure sfide poste dal triste fenomeno odierno della migrazione, non mancano i sentimenti dei valori umanitari. La Sicilia, su questo fronte, è stata ed è un vero buon esempio per l’Europa e per il mondo». Questo uno dei passaggi-chiave del discorso di Marie Louise Coleiro Preca ieri pomeriggio all’Ars.Ma prima del suo intervento, come detto, i deputati del M5S avevano lasciato l’Aula «per protestare – spiegavano a caldo – contro l’atteggiamento di Malta sui migranti». Per dai pentastellati arriva anche una nota: «Il gesto di Malta nei confronti della nave Aquarius – si legge – è inaccettabile e il M5S non può non rimarcarlo davanti al presidente di Malta, al cospetto del Parlamento siciliano».
Il presidente dell’Ars aveva introdotto l’ospite con profilo istituzionale: «Credo che ognuno ha le sue ragioni, quelle giuridiche di Malta sono inconfutabili e quelle politiche dell’Italia, che sta cercando di dare un segnale politico all’Ue, lo sono altrettanto». Dopo l’uscita dei deputati M5S, Miccichè interviene subito: «Mi scuso signora presidente per questa scena di violenza a cui ha assistito. Le assicuro che i siciliani non sono così, non soliti a queste manifestazioni. I deputati che sono rimasti in Aula sono certamente i migliori di questo parlamento». Miccichè, fra gli applausi, ringrazia il deputato della Lega Tony Rizzotto «per essere rimasto in Aula e per aver dimostrato di essere un siciliano e non un alieno. Questo partito – dice del M5S – dovrebbe essere quello del cambiamento, forse pensano che significhi riscrivere le regole della buona educazione».
Unanime il fronte delle critiche. Un «disappunto legittimo», provoca Claudio Fava (Cento Passi), «purché alla prossima apparizione del ministro dell’Interno Salvini alla Camera o al Senato, i parlamentari 5Stelle facciano la stessa cosa: si alzino e se ne vadano lasciando a Salvini lo spettacolo di qualche centinaio di scranni vuoti». Di «comportamento di inciviltà, esplicativo di quella assenza di cultura politica e cultura tout court del M5S» parla la capogruppo dell’Udc, Eleonora Lo Curto. Per Giuseppe Lupo, capogruppo del Pd, la scelta dei deputati grillini «oltre ad essere incomprensibile dal punto di vista politico, è inqualificabile dal punto di vista istituzionale». E il capogruppo di DiventeràBellissima, Alessandro Aricò: «Il dissenso in politica è sacrosanto, ancor più quando si tratta di difendere le giuste ragioni dell’Italia. Tuttavia, dovrebbe manifestarsi sempre all’insegna del galateo istituzionale».
Tenendosi lontano dalle polemiche, anche il governatore Nello Musumeci interviene all’Ars. «Occorre contrastare il triste fenomeno dell’immigrazione che vede il Mediterraneo allucinante palcoscenico e tomba senza croci. Attendiamo risposte concrete dall’Italia, ma anche di tutti gli stati membri dell’Ue. Sono convinto che il suo e il nostro Paese – ha detto alla presidente maltese – sapranno cooperare affinché l’indifferenza europea lasci spazio a iniziative di collaborazione internazionale improntate a obiettivi di crescita e sviluppo per far restare i nostri fratelli nella loro terra e far fruttare le loro braccia e le menti». Musumeci ha bocciato l’ipotesi di fondere il programma di coesione Italia-Malta con quello Italia-Montenegro-Albania: un’«ipotesi che non trova giustificazione né dal punto di vista strategico né tecnico». Assicurando comunque «nell’immediato una posizione alternativa per evitare che tale scelta giunga in sede di comitato strategico e in sede di Conferenza Stato-Regione». La Regione, ha concluso , «è favorevole affinché nell’area del confine italiano venga mantenuto il programma transfrontaliero marittimo in continuità con i precedenti cicli di programmazione»COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA