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Raccolta differenziata, ad Agrigento col nuovo appalto parte la “rivoluzione”

Di Gioacchino Schicchi |

Intanto c’è chi festeggia per i risultati ottenuti. Il Comune di Agrigento conferma infatti il proprio podio tra i capoluoghi di provincia (il doppio rispetto a quanto fatto dal secondo “classificato”) consolidando per il mese di ottobre un dato di raccolta differenziata del 69,86%, attualmente anche il picco più alto da quando il servizio è partito. Soddisfatto è ovviamente il sindaco Lillo Firetto, il quale tuttavia ammette che bisogna “migliorare assolutamente nello spazza mento e scerbatura, in una parola sulla qualità della nettezza urbana e ciascuno di noi deve dare una mano per raggiungere un obiettivo importante oltre quello già conseguito di una elevatissima percentuale di differenziata che ci pone tra i migliori capoluoghi d’Italia”.

Il Comune comunque continua la sua guerra contro chi lancia i rifiuti (altre 3 multe solo ieri, una in piazza La Malfa) e contro le discariche abusive. L’assessore all’Ecologia, Nello Hamel, rassicura: “i punti critici in città – spiega – si sono ridotti e sono ormai circoscritti in zone che stiamo attrezzando con presidi di rilevazione. La situazione è notevolmente migliorata e molto è cambiato. Il fenomeno ad Agrigento è più contenuto rispetto a molti comuni della provincia e a tutti gli altri comuni capoluogo come Palermo, Trapani etc”. E su chi abbandona i rifiuti? “Non si tratta degli abusivi che non pagano la Tari – conclude -, ma di soggetti da sanzionare ed educare, abbiamo pescato professionisti censiti, benestanti arroganti, poveracci ignoranti, idioti bastian contrari, una tipologia variegata è complessa che prima o poi capirà che sta sbagliando e non conviene rischiare”.

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