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Il 25 settembre è la Giornata mondiale dei sogni Anche lo smartphone contribuisce a realizzarli

Di Redazione |

Se è vero che “i sogni sono desideri” come cantava Cerenentola nel film di Walt Disney, è anche vero che tutta la nostra vita si basa sul tentativo di realizzarli. Da Shakespeare che scriveva come “Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni” , i sogni hanno da sempre scatenato l’immaginario dell’uomo e rappresentano davvero la realizzazione (almeno virtuale) delle nostre vite, come diceva Freud.

Ogni anno, il 25 settembre, si celebra il World Dream Day, la Giornata mondiale dei sogni. Una ricorrenza istituita per dare voce ai sogni, alle aspirazioni e ai progetti, più o meno ambiziosi, che ci spingono ogni giorno ad andare avanti e a dedicare del tempo ai desideri e a trasformarli in realtà.

Ma quali sono i sogni più “dichiarati”? Un lavoro? Un viaggio intercontinentale? Un Paese civile? Oppure, più semplicemente, prendere un gatto, piantare un ulivo in giardino, accompagnare vostro figlio a vedere la finale di Champions League? L’autobus che arriva puntuale? Tutti hanno la loro importanza e meritano di essere realizzati. E tutti hanno un denominatore comune: provarci. E non importa se avete 20 anni o 70, sognare non ha età.

Il brand franco-cinese di telefonia Wiko ha interpellato i suoi follower direttamente su Instagram per porre loro una semplice domanda: lo smartphone aiuta le nuove generazioni nel raggiungere i propri obiettivi? Può un oggetto di uso quotidiano come il telefonino, ormai una vera un’appendice hi-tech, avere un impatto positivo sulla realizzazione personale di idee e progetti di vita?

La risposta è stata sì per il 60% del campione: lo smartphone si è rivelato uno strumento più che utile nel raggiungimento di certi traguardi.

Andando nel concreto, lo smartphone rende possibili – secondo gli intervistati – alcuni obiettivi formativi e culturali. Per il 65% del campione il telefonino è stato un valido supporto per imparare una nuova lingua, mentre per il 55% è stato un prezioso alleato nella realizzazione del viaggio dei propri sogni, come quello della maturità o della laurea.

 Opposto è invece il caso del “cupido tecnologico”. Per il 62% dei rispondenti lo smartphone non è stato di supporto nella ricerca dell’anima gemella.

 E qual è invece l’impatto dei social? Alla domanda “vedere i sogni degli altri in evidenza sul tuo feed, ti sprona a realizzare i tuoi?”, ben il 70% del campione ha risposto positivamente. Le “vetrine” social, infatti, non necessariamente alimentano gli hater. Molti ragazzi prendono spunto da chi più ammirano, così come dai loro amici più cari, per realizzare obiettivi concreti e capire come portarli avanti.

 Non c’è spazio per la rassegnazione. L’unico modo per vedere esaudito un sogno, è non arrendersi. La pensa così il 76% del campione. L’arrendevolezza, evidentemente, non appartiene alla Generazione Z.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA