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Calcio Catania, il “tuffo” d’ufficio in Serie B è possibile. Lo Monaco: «Siamo pronti»
È il giorno della presentazione ufficiale di due – Silvestri e Ciancio – dei tanti volti nuovi in casa Catania di cui Pietro Lo Monaco va già fiero. Sorride ed è anche sereno l’amministratore delegato rossazzurro che dopo le notti insonni post Siena – è lui stesso ad ammetterlo a non aver chiuso occhio per un bel po’ – guarda al futuro con un ritrovato entusiasmo ed è più deciso e motivato di prima. Accanto a lui ci sono Silvestri e Ciancio pronti a farsi conoscere, ma la prima domanda è ovviamente subito rivolta a Lo Monaco, ed è fin troppo spontanea e prevedibile dopo la sentenza che martedì sera ha accolto il ricorso del Novara aprendo nuovi scenari e prospettive incoraggianti per il club etneo che potrebbe addirittura ritrovarsi nel prossimo campionato in Serie B.
E allora Lo Monaco, che speranze ha il Catania di tornare quasi d’incanto nella serie cadetta? «C’è una sentenza su una opposizione a una norma che inficiava la possibilità di ripescaggio per alcune squadre – sono le prime parole dell’ad del Catania – e riguardava gli emolumenti e i contributi non pagati. Chi non avesse saldato quanto dovuto nelle stagioni 2015/2016, 2016/2017 e 2017/2018, non poteva accedere a eventuali ripescaggi».
Tra queste società c’era anche il Catania.
«Esattamente, il nostro club nel 2015-16 ha omesso di pagare i contributi riguardo a un paio di mesi e quest’inadempienza faceva sì che non si potesse accedere al ripescaggio. Ora la norma risulta superata da questa nuova sentenza e facendo una ipotetica classifica, il Catania sarebbe il primo a essere ripescato perché ha tutti i parametri in regola».
Ma qualcuno potrebbe impugnare la sentenza?
«Nelle prossime ore chiaramente avremo le idee più chiare. Ci saranno una serie di adempienze che le società dovranno compiere. Una somma da versare, settecentomila euro a fondo perduto e una doppia fideiussione. Riusciremo a farcela, siamo pronti. Io spero in questo ripescaggio soprattutto per i tifosi catanesi fermo restando che avremmo già meritato sul campo la B se si considera i 70 punti messi assieme e lo sfortunato finale con una sfida persa ai rigori. Purtroppo si è verificato quel che temevo e cioè i play off sono un terno al lotto. A vincere è stato il Cosenza e sono contento perché si tratta di una squadra del Sud, ma in classifica se non sbaglio alla fine della stagione regolare eravamo molto più avanti noi».
Lo Monaco ma il Catania sarebbe tecnicamente adeguato per affrontare un campionato di Serie B?
«Abbiamo acquistato giocatori di valore pensando al futuro tanto da stipulare contratti pluriennali. Ci auguriamo adesso che l’epilogo di questa vicenda sia favorevole. I tempi della giustizia sportiva saranno rapidi perché fra l’altro la presentazione dei calendari si svolgerà martedì 31 luglio. Io penso che entro una decina di giorni sapremo tutto e tengo a sottolineare che in caso di Serie B i prezzi degli abbonamenti resteranno gli stessi».
Bari e Cesena sono fuori e anche l’Avellino rischia grosso. Ci pensa Lo Monaco che il sogno del ripescaggio e la serie B potrebbe diventare realtà?
«Sì, certo anche se mi dispiace per i club in questione».
L’ad passa a questo punto la parola a Silvestri e Ciancio, a fine conferenza Lo Monaco lascia poi la sala conferenza di gran fretta. Ad aspettarlo c’è il patron Nino Pulvirenti pronto a compiere un grosso sacrificio economico in caso di ripescaggio. I legali del club rossazzurro martedì hanno studiato le carte fino a notte inoltrata e hanno già pronta la domanda di ripescaggio che potrà essere presentata entro il 27 luglio.
Al momento la società etnea è in cima alle squadre “ripescabili” con un punteggio di 48, contro i 45,25 di Ternana e Siena. Dati, questi, che scaturiscono dai criteri di “posizionamento in classifica”, “storia calcistica” e “media spettatori”: in questo caso lo stadio Massimino garantisce un punteggio di 12,75. Non resta che aspettare con ansia il verdetto finale.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA