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Scala dei turchi regina di Instagram: su Holidu batte Costa Rei

Di Gioacchino Schicchi |

Realmonte (Agrigento) – La costa più bella, ma anche più social e la più “virale”. La scogliera della Scala dei Turchi, a Realmonte, in provincia di Agrigento, si conferma regina di Instagram. A raccontarlo è il portale Holidu, un motore di ricerca per case vacanza, che ha realizzato uno studio per capire quali fossero lidi, baie e arenili con più hashtag dedicati sul noto social network particolarmente incentrato appunto sugli scatti inviati dagli utenti e caratterizzato dagli “hashtag”, piccoli periodi preceduti dal segno “#” che meglio precisano quanto ritratto. Ebbene, la Scala dei Turchi, con la sua algida bellezza, ha catturato l’attenzione degli occhi, e degli smartphone di visitatori ed internauti, che gli hanno complessivamente tributato 108.200 hashtag contro i 75.277 della Costa Rei in Sardegna.

Vittoria semplice: lo scenario della scogliera agrigentina, che, dice la leggenda, era punto di approdo per le navi dei corsari turchi, che attraverso i gradini che il vento ha scolpito nella marna friabile, è mozzafiato, quasi alieno. Un corno bianco abbagliante che si getta a strapiombo sul mare e che, negli ultimi anni, ha visto una vera e propria rinascita, trasformandosi da semplice località per bagnanti un po’ fuori mano in una vera e propria attrazione, immortalata in video musicali (ad esempio in “Lontano dagli occhi” di Gianna Nannini) e anche in alcune scene della fiction Rai “Il giovane Montalbano”.

Una bellezza che, da anni, si vorrebbe patrimonio universale. Da tempo, infatti, si tenta di inserire la scogliera tra i beni dell’Unesco, ma in realtà il progetto non è mai davvero partito. Gli ultimi segnali di vita in tal senso sono contenuti in un ordine del giorno del gruppo parlamentare Pd risalente al 2016 con il quale si impegnava il Governo regionale di Rosario Crocetta “ad avanzare la proposta di candidatura del sito Scala dei turchi alla commissione nazionale italiana per l’Unesco, ai fini dell’avvio della procedura per l’inserimento nella lista del Patrimonio mondiale. In tal senso si erano consumante anche alcune interlocuzioni informali con il Ministero dei Beni culturali, ma senza esito. A rendere più difficile il tutto c’è anche uno dei tanti fatti curiosi che caratterizzano la storia, non semplice, della Scala dei Turchi, cioè il fatto che la stessa appartiene ad un privato.

La scoperta venne fatta quasi per caso: mentre il Comune lavorava per recintare l’area della Scala ed evitare i danneggiamenti da parte dei bagnanti che avevano iniziato ad assediare questo pezzo di costa, spesso asportando pezzi di marna ritenendo che gli stessi potessero avere un effetto benefico sulla pelle, scoprì che in realtà la scogliera rientrava in una particella non demaniale, ma intestata ad un pensionato agrigentino. Da lì partì un lungo braccio di ferro sulla gestione, che ancora oggi non si è concluso e sul quale pende un ricorso al Tribunale di Agrigento.

Uno dei tanti episodi di una vita non semplice. Per anni, infatti, anche questa porzione di costa è stata simbolo di abusivismo. Per quanto ben lontani dalla scogliera, questo tratto di costa ha subito l’aggressione del cemento e qui si trovava, fino a non molto tempo fa, uno dei più celebri ecomostri siciliani. Da quella demolizione, avvenuta nel 2013, è partita una vera rinascita, anche culturale. Proprio sopra la Scala dei Turchi, nel 2015, le istituzioni parteciparono all’abbattimento di un edificio incompleto, e, con la partecipazione del Fai e dell’Amministrazione comunale, in quell’area vennero ricavati due belvedere, visitatissimi dai turisti e che ben si prestano per scattare alcune foto della scogliera, illuminata la sera durante l’estate.

La Scala dei turchi oggi attrae un flusso continuo di visitatori (oltre ad alcuni percorsi turistici specifici esiste anche un bus che la collega direttamente ai Templi) che però da alcuni mesi ha visto un momentaneo ostacolo. La scogliera, infatti, è inaccessibile lato terra, a causa del potenziale scivolamento di materiale argilloso che si trova nella parte sommitale dell’area. Per risolvere l’emergenza si è deciso di creare una piccola passerella che consente di raggiungere la Scala lato mare, in attesa che la Regione finanzi un progetto da 380mila euro proposto dalla Protezione civile e dal Comune per la messa in sicurezza.

«Crediamo – spiega il sindaco di Realmonte, Calogero Zicari – che si possa riuscire entro un paio di mesi dalla data del finanziamento ad eliminare il problema, per quanto mi preme precisare che la Scala dei Turchi è perfettamente visitabile già oggi. Credo che il risultato ottenuto sia frutto di anni di impegno di tutela e valorizzazione anche da parte del Comune, che ha comunque interesse a continuare ad investire. Come noto, è ancora sub iudice la questione della proprietà dell’area. È certo che se, come immaginiamo, il tribunale dovesse darci ragione riconoscendo quello che è palese, cioè che la Scala è sempre stata pienamente fruibile a chiunque e che quindi è un’area pubblica, si lavorerà per disciplinare la fruizione, anche contingentando l’accesso».

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