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Catania, uccise uomo del suo clan e sfuggì alla vendetta dei parenti

Di Redazione |

CATANIA Carabinieri e Polizia di Adrano hanno notificato a un detenuto della casa circondariale di Terni, Alfio Ambrogio Monforte, 50 anni, ritenuto elemento di spicco appartenente al gruppo mafioso Mazzaglia-Toscano Tomasello di Biancavilla, una ordinanza di custodia cautelare con l’accusa di aver ucciso il 13 ottobre del 2013 un appartenente allo stesso clan, Alfredo Maglia, per rafforzare gli interessi criminali della consorteria mafiosa.

Maglia fu ucciso con diversi colpi di arma da fuoco e il suo corpo fu trovato dentro una minicar parcheggiata nel garage della sua abitazione. L’ordinanza è stata emessa dal Gip di Catania su richiesta della locale Dda. La misura cautelare è lo sviluppo delle indagini servite a trovare riscontri alle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Balsamo, Liotta e Caruana.

Dalle indagini, iniziate nel 2014, è emerso che i familiari di Alfredo Maglia avrebbero voluto subito vendicarsi e che in particolare i fratelli, insieme con altri sodali, si stavano organizzando per uccidere Monforte a Reggio Emilia, dove abitava.

A scongiurare un altro delitto furono le indagini, coordinate dalla Procura di Catania, culminate nelle operazioni «Garden», «Onda d’Urto» e «Città Blindata», che portarono all’arresto di tutto il gruppo che faceva capo alla famiglia Maglia. Da ulteriori indagini svolte nel 2016 e 2017 da carabinieri e Polizia di Stato, sono emerse le estorsioni portate avanti da Monforte e dal clan mafioso di Biancavilla e contestualmente il ruolo sempre più egemonico che lo stesso Monforte stava assumendo all’interno del clan.

Il 23 ottobre del 2017, in sede di giudizio abbreviato, il Gup condannò Alfio Ambrogio Monforte e il figlio Vincenzo per due episodi di estorsione continuata ed aggravata, sentenza da cui era emerso come Alfio Ambrogio Monforte stesse acquisendo un ruolo predominante all’interno del clan mafioso, del quale era tornato a fare parte dopo la morte di Alfredo Maglia e l’arresto degli altri componenti della famiglia di quest’ultimo. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA