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Ester, debutto di lusso con un Camilleri fuori dall’ordinario
Ester Pantano interpreta un’allegra e bellissima giovane vedova. Incontra il nuovo inquilino della sua villetta di Vigata, il bell’ispettore ai mulini Giovanni Bovara (Riondino) e s‘infatua di lui.
Ester, 27 anni, è partita da Catania 4-5 anni fa per studiare al Centro sperimentale di cinematografia di Roma. “Nata” nel mondo del cinema e della televisione (il papà Alessandro Pantano operatore televisivo di Antenna Sicilia), la mamma Claudia Valli socia di Cinestudio Srl che gestisce il cinema King di Catania.
Lineamenti di papà, bruna come mamma, Ester sin da piccola si è interessata all’arte in tutte le sue forme, ha studiato Lingue e Letterature Straniere all’Università di Catania. Nel 2012 un piccolo ruolo per il “Montalbano” di Sironi. Tra il 2012 e il 2015 teatro e il videoclip musicale, “All’improvviso” degli Zero Assoluto, forma un duo jazz con Filippo Tirabassi, interpreta “Labbra blu” di Andrea Rusich prima di essere scelta da Tavarelli per “La Mossa del Cavallo”.
Hai realizzato un sogno.
«Ho fatto tanto e ora si vedono i frutti».
I tuoi genitori sono al settimo cielo.
«Hanno creduto in me senza mai impormi nulla. Ho lavorato un po’ al cinema da mamma appassionandomi a film come” Amour” di Hanek e “Diaz” di VIcari che ho visto tre volte di fila. Ho anche un posto mio in tribuna: fila E (come Ester! n.d.r ) poltrona 5. Mi siedo sempre lì».
Prima di lasciare la Sicilia cosa hai fatto?
«Un po’ di teatro. Poi ho il provino aperto per il cast di Montalbano con Sironi. Sironi mi dà il copione e mi chiede di imparare la scena in 10 minuti. Mi promette di chiamarmi e così è».
E stavolta?
«Ho fatto i percorsi di studio, ho un’agenzia., l’approccio è stato differente, maturo. Posso esprimermi al meglio avendo studiato il personaggio dall’inizio alla fine della storia. Avevo recitato in costume in un laboratorio per Louis Vuitton con Piero Tosi ma non è la stessa cosa. La parte della costruzione del personaggio ne “La mossa del cavallo” tramite gli abiti è stata lunga, Tavarelli ha voluto tre cambi in più per me».
Avevi letto Camilleri?
«Avevo letto “Una lama di luce” e adesso “La mossa del cavallo”».
Nel cast siete quasi tutti siciliani.
«Riondino non come il suo personaggio. Barbara Daniele che ha fatto un lavoro di casting incredibile, hanno voluto la vera Sicilia».
Come sei orientata per il futuro?
«Molti disdegnano la tv ma è come girare per il cinema. Quando si può fare a questo modo ti puoi esprimere. Continuerò con la musica; il teatro è una scommessa che assolutamente rimetterò in ballo».
Catania cosa rappresenta per te?
«E’ il porto in cui so di poter sempre tornare ma ho anche intrapreso un camino che mi ha portata via».
I tuoi maestri?
«Su Catania non saprei dare un vero riferimento se non la mia famiglia. A Roma ho avuto docenti incredibili, l’ultimo è Alessandro Prete: mi sento di andare avanti ogni volta che vado da lui. Al Centro sperimentale, docenti tutti fondamentali con la direzione di Giancarlo Giannini».
Non puoi escludere che la bellezza ti avvantaggi?
«Sarò una bella ragazza mediterranea ma desidero anche interpretare ruoli che siano altro da me. Il personaggio del prossimo fim di Virzì è una sfida, da vera attrice».
Sicuramente ti invidiano le amiche dell’adolescenza.
«La strada per il successo non facile, non c’è che da studiare, appassionarsi e trovare persone sane. Mi viene detto “Il tuo è un ambiente…”. Vero ma sta a te scegliere con chi interfacciarti. C’è tutto un mondo di dare e avere, chi chiede sa a chi chiedere. Bisogna capire a cosa è interessata la persona che hai di fronte. Mi dicono vai alle feste ma alle feste trovi compagni di sbronza».
Rivedremo Ester Pantano in “Labbra blu” e poi come moglie di un esponente della ’ndrangheta in “Duisburg- linea di sangue” di Enzo Monteleone e con Paolo Virzì in “Notti magiche”.
«Virzì mi ha proposto un personaggio che non mi somiglia. Lavoro sulla trasformazione del mio corpo».
In bocca al lupo Ester!
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