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Per rilanciare Sant’Alessio via alla ricostruzione della spiaggia divorata

Di Andrea Rifatto |

S. ALESSIO – «Oggi è un bel giorno per S. Alessio». All’arrivo del primo camion, che riversa sulla spiaggia la sabbia prelevata dal torrente Agrò, il sindaco Giovanni Foti mostra tutta la sua soddisfazione. Ieri per la cittadina del Capo è stata una giornata importante, che ha visto l’avvio dei lavori di ripascimento artificiale dell’arenile, divorato negli ultimi anni dall’azione erosiva e distruttrice del mare che ha devastato il waterfront.

Dopo un iter durato 4 anni, costellato da numerosi ostacoli e intoppi, la comparsa dei mezzi d’opera sembrava un miraggio. Lo scorso agosto la firma del contratto con l’impresa appaltatrice, la Infratech Scarl Consorzio stabile di Sant’Agata di Militello, che si è aggiudicata l’appalto dopo l’esclusione della prima classificata, un’associazione temporanea di imprese di Catanzaro, risultata destinataria di un provvedimento interdittivo antimafia.

La ditta ha deciso di attendere l’arrivo del nuovo anno per iniziare i lavori e da qualche giorno, tramite l’impresa esecutrice Bruno Teodoro Spa di Capo d’Orlando, ha avviato il prelievo di sabbia nel letto del torrente Agrò, in località S. Pietro, dove si intervenne già nel 2010 per il primo ripascimento della spiaggia alessese.

Ieri il primo mezzo ha raggiunto il lungomare e nei prossimi messi verranno riversati sulla sottile striscia di sabbia attualmente esistente ben 120mila metri cubi di sabbia, nel tratto centrale del paese tra le vie Torrente Salice e Leonardo Sciascia. Un’opera finanziata nel marzo 2015 dal ministero delle Infrastrutture, che ha concesso 1,5 milioni di euro a cui se ne sono aggiunti 50mila provenienti dalle casse del Comune.

La ditta aggiudicataria ha proposto un ribasso del 55,515% sull’importo a base d’asta di 1,061 milioni, per un totale dei lavori di 477mila 255 euro e un’offerta tecnica migliorativa che prevede il completamento dei lavori in 145 giorni anziché 180. Ieri sul lungomare per il “primo viaggio” erano presenti il sindaco Giovanni Foti, il suo vice Franco Santoro, il consigliere Alessio Fichera, l’architetto Gaetano Faranna, responsabile dell’Ufficio tecnico comunale e progettista dei lavori con l’ingegnere Giuseppe Garufi, e il comandante della Polizia municipale Salvatore D’Agata.

«Abbiamo la necessità di rilanciare l’economia del paese iniziando dal ripascimento – ha detto Foti – e finalmente dopo tanti sforzi dell’Amministrazione precedente e anche della nostra sono partiti i lavori. Finalmente vediamo i camion che scaricano e siamo felici di questo: verrà riversata una quantità importante di sabbia e l’impresa non si fermerà per i 145 giorni previsti dal contratto». Il fine lavori è stato fissato per il 25 giugno. Un’opera dalla doppia valenza, perché se l’obiettivo principale è quello di ridare una spiaggia degna di questo nome a S. Alessio e provare a fare rifiatare il turismo e l’economia del paese salvaguardando in particolare il lungomare, non va sottovalutata l’importanza di procedere allo svuotamento del letto sovralluvionato del torrente Agrò per ridurre il rischio di esondazione. Proprio per questo scopo nel novembre 2013 era stato firmato un protocollo di intesa tra i comuni di S. Alessio, Forza d’Agrò, Limina, Antillo, Savoca, Casalvecchio e S. Teresa.

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