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A Ragalna una scossa di magnitudo 3.4 e dall’Etna nuova colonna di gas e cenere

Di Redazione |

CATANIA – Continua a tremare l’area attorno all’Etna. Una scossa di terremoto di magnitudo 3,4 è stata registrata ieri alle 19,30 dai sismografi dell’Ingv ad una profondità di 11 chilometri nel territorio di Ragalna. La scossa è stata avvertita pure a Zafferana Etnea e nella zona costiera di Giarre e Riposto. Anche se in questa circostanza non ci sono stati danni, la scossa ha fatto comunque paura in considerazione di quanto accaduto nella notte di Santo Stefano, quando a causa di un terremoto di magnitudo 4.8 in molte abitazioni di più comuni etnei si sono verificati crolli o crepe.

Nella notte appena trascorsa, poi, ancora due scosse ed entrambe di magnitudo 2.4: secondo i dati dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il primo terremoto è delle 00.28, a 8 chilometri a ovest di Zafferana Etnea, con ipocentro a un chilometro di profondità; il secondo delle 05.50, a 8 chilometri a nord di Ragalna, con ipocentro a zero chilometri di profondità. Non si registrano, al momento, danni a cose o persone.

Continua intanto l’attività stromboliana da crateri e bocche sommitali dell’Etna, cominciata la vigilia di Natale, con la fuoriuscita di un’alta colonna di gas e cenere lavica. Continuano a diminuire i valori del tremore dei condotti interni che segnalano l’attività di risalita del magma. L’eruzione sull’Etna non impatta con la funzionalità dell’aeroporto internazionale di Catania, che resta pienamente operativa.  COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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