Messina
Fuoristrada su sentieri pedonali a Lipari: parte esposto di Legambiente
ROMA – Un esposto contro un raduno di auto 4×4 denominato «Eolie Experience» e organizzato da una associazione locale per il prossimo 29 aprile è stato presentato dal Circolo Legambiente di Lipari, Legambiente Sicilia, l’Associazione MAN e il Coordinamento regionale LIPU hanno inoltrato all’Ispettorato delle Foreste, alla Prefettura e alle forze dell’ordine. «In assenza di un circuito dedicato ai fuoristrada – spiega una nota di Legambiente – l’itinerario previsto dovrebbe svolgersi in gran parte lungo il tracciato dei sentieri pedonali dell’isola, la cui carreggiata è stata “ampliata” nel corso degli ultimi mesi con interventi drastici, fortemente invasivi e non autorizzati. Questi sentieri ricadono però nel perimetro di un Sito Natura 2000 (ZPS ITA030044), per il quale il Decreto ministeriale del 17 ottobre 2007 vieta espressamente la circolazione di veicoli al di fuori dei percorsi stradali. Si tratta dunque di un’iniziativa che contravviene la normativa vigente e che non è stata sottoposta a una preventiva valutazione di impatto ambientale, come previsto in alcuni casi dallo stesso decreto; ma, soprattutto, questa appare del tutto fuori luogo in una piccola isola dove la rete sentieristica costituisce il principale elemento di attrazione per migliaia di visitatori appassionati di trekking che la frequentano in bassa stagione e dove invece il passaggio delle auto fuoristrada finirà per produrre soltanto gravi danni e ulteriore degrado.
Questa vicenda, per la quale il Circolo Legambiente di Lipari e le associazioni ambientaliste che hanno sottoscritto l’esposto auspicano l’intervento urgente delle autorità interpellate, assume contorni ancora più assurdi alla luce del patrocinio che il Comune di Lipari ha voluto concedere alla manifestazione. Invece di fermare un ennesimo abuso a danno del territorio, l’amministrazione comunale – che di certo non si è distinta per la manutenzione e il recupero dei sentieri dell’isola – patrocina iniziative vietate dalle normative vigenti, rivelando peraltro una disarmante disconoscenza di quali siano le priorità per uno sviluppo in chiave sostenibile e le necessità di salvaguardia dei valori ambientali e degli attrattori turistici di un Patrimonio dell’Umanità». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA