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“Munnizza free”, Cocina: «Solo raccolta porta a porta puoi liberarci dai rifiuti»
CATANIA – «Il progetto di Legambiente è molto importante e strategico affinché in Sicilia si possa compiere quella rivoluzione, non solo culturale ma anche amministrativa, per poterci liberare dalla “munnizza”. Ne siamo assediati perché molti sindaci ed amministratori si ostinano a non fare la raccolta porta a porta e a pensare, così come a Catania e a Palermo, che le città siano irredimibili, che non si possa fare la differenziata e che vada fatta fatta nei cassonetti, che invece raccolgono di tutto». Lo ha affermato, rispondendo alle domande dei giornalisti a Catania, a margine della presentazione del progetto “Munnizza free” di Legambiente, il direttore generale del Dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione Siciliana Salvo Cocina, che ha aggiunto : «Per fare la differenziata bisogna operare correntemente: occorre cambiare le modalità di raccolta, fare il porta a porta. Non esistono altri sistemi.
Questa è la grande rivoluzione. Si deve fare e la deve fare l’amministrazione comunale. La seconda operazione è culturale: una volta che il cittadino ha a disposizione la possibilità di conferire in modo separato, deve farlo bene». “E’ un progetto questo di Legambiente – ha concluso Cocina – che ritengo debba essere portato avanti con determinazione nella grandi città. Non più ammissibile che Palermo, Catania, Siracusa e Messina, che sommano 1/3 dei rifiuti siciliani, raggiungano livelli di differenziata così bassi, il 10 %, affossando la media regionale che è del 35 per cento. Un progetto come questo rappresenta a nostro avviso un’azione parallela ed importante che possono fare le associazioni di volontariato, quelle ambientaliste come Legambiente, lavorando in sinergia con l’amministrazione regionale che mi pare abbia dato già un segnale di un forte cambiamento di passo».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA