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Giarre, stalking e minacce col cacciavite al barista: arrestato

Di Mario Previtera |

I Carabinieri della Stazione di Riposto, coadiuvati da quelli del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Giarre, hanno arrestato nella flagranza un 26enne del posto, poiché ritenuto responsabile di atti persecutori e minacce, reati commessi nei confronti di un 42enne di Giarre.

Da oltre tre anni perseguitava il titolare di un bar di Riposto, responsabile in passato, secondo lui, di averlo schiaffeggiato.Così – hanno ricostruito i Cc – si presentava puntualmente nell’esercizio pubblico pretendendo “giustizia” e al minimo rifiuto di somministragli degli alcolici si accaniva contro gli arredi, come quando rese inservibile il water e ruppe lo specchio dei servizi igienici.

L’altra sera, colto da questa sorta di ossessione, si è ripresentato al bar per minacciare di morte il titolare che è stato costretto a chiamare i carabinieri. L’arrivo dei militari non ha per niente calmato i bollenti spiriti del persecutore che ha continuato imperterrito a giurare vendetta nei confronti della vittima. Dopo diversi minuti di trattativa, recependo gli inviti rivoltigli dai carabinieri, si è allontanato promettendo di far ritorno a casa.

Promessa disattesa dato che, dopo qualche ora, si è ripresentato al bar con il proprio cane, un pitbull, e tirando fuori dalla tasca un cacciavite lo ha brandito all’indirizzo del titolare dell’esercizio, costretto a nascondersi nel retrobottega e chiedere nuovamente aiuto ai carabinieri. Appena giunti, hanno perquisito il giovane trovandogli in tasca il cacciavite e, acclarato che il persecutore non aveva alcuna intenzione di porre fine all’azione prevaricante – delirando continuava ad affermare di voler ammazzare il nemico giurato – lo hanno ammanettato.

Il cacciavite è stato sequestrato, mentre l’arrestato su disposizione dell’A.G. è stato associato al carcere di Piazza Lanza. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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