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Apparizioni di San Michele Arcangelo a Petralia Sottana, il cardinale Montenegro mette in guardia i fedeli: «Nulla di soprannaturale»

Di Redazione |

Anche il cardinale di Agrigento Francesco Montenegro è intervenuto sui “fatti di Petralia Sottana” relativa alla diocesi di Cefalù e suffrganea dell’arcidiocesi di Agrigento. La vicenda è relativa alle presunte apparizioni, locuzioni interiori e sogni dell’Arcangelo Michele,  che il laico di Palermo, Salvatore Valenti, sostiene di avere già da qualche anno. Si tratta di fenomeni sui quali la Chiesa ha già chiaramente negato la “soprannaturalità”. Montenegro ha richiamato i fedeli, ma anche le parfocchie che hanno organizzato incontri con Valenti e pellegrinaggi non autorizzati in una chiesa di Petralia Sottana.

La preoccupazione dell’Arcivescovo — come lui stesso spiega nella sua lettera — è dovuta al fatto che «anche nella nostra Arcidiocesi il fenomeno sta riscuotendo un certo interesse e da alcune nostre parrocchie sono partiti pellegrinaggi alla volta di Petralia Sottana per incontrare il sedicente veggente e assistere alle presunte apparizioni».

Per contrastare tale fenomeno — che, secondo il giudizio dell’Ordinario del luogo e in conformità con le disposizioni della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede, «non constat de supernaturalitate» — il Vescovo di Cefalù negli ultimi tre anni ha pubblicato tre note, nelle quali vieta l’organizzazione di pellegrinaggi e l’erezione di edicole votive per il culto pubblico.

Mons. Montenegro ha esortato «ad accogliere e a osservare queste indicazioni come atto di fedeltà al Magistero della Chiesa, al fine di integrare le espressioni personali e comunitarie della devozione popolare in un autentico cammino di fede, vissuto all’insegna della comunione ecclesiale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA