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Virus, in Sicilia atteso aumento dei casi. Razza: «Ma il sistema reggerà»

Di Redazione |

PALERMO – «Ovviamente nei prossimi mesi ci attendiamo una crescita di contagi e una maggiore necessità di cure». Lo ha detto l’assessore regionale alla Salute Ruggero Razza incontrando la stampa a Palazzo d’Orleans per fare il punto sulla situazione del Coronavirus in Sicilia. «Nei prossimi sei mesi – ha aggiunto – senza un vaccino e non ci sarà, sarà fondamentale il ricorso alle buone prassi». Poi, riferendosi al caso del capoluogo siciliano e al recente balzo di contagi ha aggiunto: «A Palermo c’è un numero significativo di casi, anche se la gran parte è asintomatica. C’è una situazione di monitoraggio in atto, abbiamo alzato l’asticella dell’attenzione». 

Sulla rete ospedaliera, l’assessore ha detto che «non c’è ragione di temere che la rete della nostra regione non sia in condizione di reggere all’epidemia. Non possiamo permetterci di non curare chi non è malato di Covid».  «Oggi gli ospedalizzati Covid sono di meno rispetto a quando il Paese era in lockdown: su circa 1.800 positivi gli ospedalizzati sono 136 e 17 in terapia intensiva». ha sottolienato.

«Abbiamo ritenuto di allargare la rete Covid su tutta la regione e non penalizzare intere strutture ospedaliere – ha spiegato Razza – lo abbiamo fatto perché c’è la necessità di continuare a curare i malati oncologici e chi ha patologie cardivoascolari. Non possiamo permetterci un nuovo stop per le attività ambulatoriali. Sono meno di duemila i positivi al Covid, molte di più le persone con altre patologie e che non possono essere snobbate dal sistema sanitario». 

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