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Coronavirus: sempre più compagnie sospendono voli con la Cina, Codacons diffida quelle che atterrano in Italia

Di Alfredo Zermo |

ROMA – Si allunga il numero delle compagnie aeree che bloccano i voli da e per la Cina colpita dall’emergenza coronavirus. Dopo lo stop ai voli verso Wuhan molte compagnie hanno scelto un approccio più drastico fermando o riducendo i voli per le altre destinazioni cinesi. British Airways, ieri, è stata la prima compagnia ad deciso di sospendere tutti i voli da e verso la Cina. Il gruppo tedesco Lutfhansa e le sue controllate, alcune ore dopo, hanno seguito l’esempio annunciando una sospensione di tutti i collegamenti fino al 9 febbraio. Anche Iberia ha deciso di sospendere i suoi voli verso Shanghai, l’unica tratta della compagnia spagnola. Anche Air France ha sospeseo  tutti i voli da e per la Cina a causa dell’emergenza coronavirus. La compagnia francese in una nota annuncia di «aver deciso di sospendere da oggi tutti i voli regolari a destinazione e in provenienza dalla Cina continentale fino al 9 febbraio». La compagnia canadese Air Canada, ha annunciato che sospenderà i voli diretti per Pechino e Shanghai da questa sera.

Anche la compagnia aerea scandinava Sas ha annunciato la sospensione dei suoi collegamenti aerei verso Pechino e Shanghai a partire da domani e fino al 9 febbraio. La compagnia aerea israeliana El Al, invece, ha deciso di sospendere i voli per Pechino fino al 25 marzo mentre i voli verso altre destinazioni in Cina continueranno, almeno in questa fase, senza variazioni. Il gruppo indonesiano Lion Air ha deciso di sospendere dal primo febbraio i voli verso la Cina. Ukraine International Airlines ha annunciato la sospensione dei voli per la Cina fino al 28 marzo.

Altre compagnie come Turkish Airlines, Korean Air, Air France, Klm, American Airlines o United Airlines hanno deciso di ridurre i collegamenti verso la Cina, interrompendo i collegamenti per Wuhan. Cathay Pacific ha indicato che ridurrà progressivamente il numero dei suoi voli da oggi fino a fine marzo.

Per quanto riguarda Alitalia, non opera direttamente sulla Cina ma si appoggia ad alcuni vettori cinesi. Circostanza che ha portato il Codacons a diffidare il Ministero della salute a sospendere tutti i collegamenti aerei tra l’Italia e la Cina.  «Nonostante l’emergenza sanitaria globale, in Italia continuano ad atterrare aerei provenienti dalla Cina, e ancora oggi Alitalia, sul proprio sito internet, vende biglietti per voli diretti tra Shanghai e Roma Fiumicino, operati da vettori cinesi», denuncia l’associazione dei consumatori.

«Alla data odierna due compagnie aeree, Air China e China Eastern, assicurano collegamenti giornalieri diretti tra le principali città cinesi (Pechino e Shanghai) e Roma Fiumicino o Milano Malpensa, e online è possibile acquistare biglietti aerei per voli dalla Cina all’Italia a meno di 500 euro – spiega il Codacons – Alitalia non opera direttamente collegamenti tra i due paesi, ma sul proprio sito internet vende biglietti per voli diretti tra Roma Fiumicino e Shanghai Pudong operati da China Eastern».

«L’emergenza sanitaria imporrebbe misure straordinarie, come quelle adottate dalle principali compagnie aeree europee  e la sospensione di tutti i collegamenti aerei tra i due paesi – spiega il presidente Carlo Rienzi – Per questo diffidiamo oggi il Ministero della salute affinché, alla luce della situazione di crisi legata alla diffusione del coronavirus, disponga immediatamente il blocco dei voli tra l’Italia e la Cina, garantendo così la salute dei cittadini italiani».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA