Catania
Valanga di solidarietà al sindaco Pogliese dopo la condanna
CATANIA – Pd e M5s continuano a chiedere un passo indietro a Salvo Pogliese, il sindaco di Catania condannato in primo grado a 4 anni e 3 mesi per peculato in relazioni alle cosiddette “spese pazze” dell’Ars e ora sospeso per 18 mesi in virtù delle legge Severino. Ma al sindaco “congelato” della città è arrivata anche una vera e propria valanga di solidarietà.
«Al sindaco di Catania Salvo Pogliese voglio far pervenire il mio personale pensiero di amicizia ha dichiarato il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci -. Egli è una persona che si è spesa con affetto per la propria città, senza pensare un solo istante a lasciare il Parlamento Europeo per immergersi in una difficile impresa. Oggi la Città sta affrontando un percorso di risanamento, al quale il Governo della Regione non ha fatto mai mancare il proprio sostegno. Si rispetta sempre ogni sentenza, ma proprio il rispetto delle sentenze e dello Stato di diritto mi impone di augurare a Salvo, con l’amicizia di sempre, di poter il prima possibile vedere riconosciute le proprie ragioni».
Matilde Siracusano, deputata siciliana di Forza Italia e membro della Commissione Giustizia di Montecitorio ha detto di trovare «assurdo che in un Paese occidentale e democratico come l’Italia un sindaco possa rischiare la decadenza dopo una condanna di primo grado. La legge Severino – ha aggiunto si conferma una misura incostituzionale che viola in modo palese i principi garantisti presenti nella nostra Carta fondamentale: la presunzione di innocenza fino al terzo grado di giudizio. Questa ennesima aberrazione dovrebbe far riflettere il governo e il Parlamento. Penso sia giunta l’ora di cancellare definitivamente una legge giustizialista che tanti danni ha causato in questi ultimi anni nel nostro Paese».
Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno ha voluto invece sottolineare che Pogliese «rappresenta la speranza di rilancio e rinascita del capoluogo etneo». «E lo dico ha spiegato andando ben oltre l’amicizia storica che mi lega alla sua persona». Secondo Bonanno, «la sentenza delle scorse ore va certamente rispettata nella convinzione che i prossimi gradi di giudizio faranno definitivamente chiarezza, «ma il rilancio di Catania non si ferma e con esso anche l’autorevolezza di un uomo come Salvo Pogliese che non si è tirato indietro in alcun modo quando è stato chiamato al più grande gesto d’amore per la sua città: la discesa in campo per concorrere al ruolo di sindaco».
«Solidarietà umana e politica a Salvo Pogliese per una sentenza che ci aspettavamo di altro segno» arriva da l’assessore ai servizi sociali del Comune di Catania Giuseppe Lombardo esponente di «Grande Catania» che assicura: «Proseguiremo il nostro lavoro per il risanamento e il rilancio della città».
«Comprendiamo l’amarezza di una persona perbene come Salvo Pogliese in questo momento, e vogliamo esprimergli tutta la nostra vicinanza, la nostra stima e il nostro affetto, non solo dal punto di vista politico, ma soprattutto umano» ha invece detto Elvira Amata, capogruppo di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana, a nome di tutti i deputati del gruppo.
«Certo non possiamo fare a meno di rilevare che questa vicenda, dopo otto anni, è ancora giunta solo al primo grado di giudizio, quando in altri casi, come in Sardegna, nel Lazio, in Piemonte, le analoghe inchieste sulle cosiddette ‘spese pazzè nei consigli regionali si sono concluse da tempo. Siamo al fianco di Salvo – ha aggiunto Amata – perché conosciamo bene la sua storia personale e politica e i suoi valori etici e morali, certi di una positiva conclusione della vicenda, così che possa tornare presto alla guida della città che lo ha eletto plebiscitariamente. Ci conforta che Pogliese si sia circondato di una squadra di assoluto valore, che bene amministrerà in questo lasso di tempo il comune».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA