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La magistratura onoraria: «Qual è il futuro a noi riservato?»

Di Redazione |

«Alla vigilia della convocazione del Comitato ristretto nulla è stato detto in ordine al testo che verrà presentato e sottoposto alle valutazioni del consesso. Il popolo della magistratura onoraria da noi rappresentato, i 5000 lavoratori senza diritti, sono inattesa di comprendere come le forze politiche interverranno, se ribaltando una normativa da sempre avversata perché squalificante e priva di elementi a tutela ovvero confermando la linea politica dell’ex Guardasigilli Orlando, in un’ottica di sfruttamento e violazione dei principi di diritto ora sanciti anche dalla giurisprudenza sovranazionale».

E’ quanto si legge in un documento della Consulta della magistratura onoraria. «Gli accordi europei raggiunti dal Governo italiano – si legge ancora – pretendono rivoluzioni strutturali alla base dei riconoscimenti economici ai singoli Stati membri. Quale occasione migliore per fugare l’euroscetticismo sulle capacità prospettiche di questo Stato? Il Sistema giustizia italiano può puntare a livelli di eccellenza, investendo realmente su 5000 lavoratori formati e mai assenti al richiamo del dovere, ai quali va riconosciuto pieno merito dallo Stato che servono da lustri, uno Stato cui anche l’Europa chiede azioni concrete e pianificazione di lungo periodo. L’epoca dei conflitti per i diritti da sempre calpestati può e deve lasciare spazio alla ricostruzione sinergica, per la rinascita di un settore portante di qualsivoglia democrazia».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA