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A Librino Polizia scopre “market” di moto e autoricambi rubati

Di Redazione |

Catania – Il quartiere catanese di Librino, dopo il doppio agguato di qualche settimana fa, resta nella morsa dei controlli d i Polizia predisposti dal Questore Mario Della Cioppa. Viale Grimaldi la zona più interessata ai controlli.

Entrando nell’abitazione di due pluripregiudicati, sottoposti alla misura degli arresti domiciliari, i poliziotti hanno notato che gli stessi si trovavano nel cortile di pertinenza esclusiva della propria abitazione; cortile occupato abusivamente di proprietà del Comune di Catania dove era stata allestita illegalmente un’officina e rivendita di pezzi di ricambio moto; i due detenuti erano con altri due soggetti intenti a smontare un BMW R GS 1250 che risultava essere stato rubato due giorni prima ad Aci Castello ad un turista arrivato in moto da Roma. La perquisizione è stata estesa a tutti i locali, inclusa l’abitazione e sono stati rinvenuti altri due SH 300, rubati in attesa di essere smontati, (uno dei due mezzi era stato rubato poche ore prima dell’arrivo degli agenti). All’interno della spazzatura e nei luoghi di pertinenza sono state trovate molte targhe di motocicli già rubati, certificati di proprietà, carte di credito e, fatto di rilevo, che i veicoli associati alle targhe rubate erano già stati smontati e i vari pezzi imballati ai fini della vendita in apposito cellophane.

Sempre nel corso dello stesso controllo, è emerso un ingente quantitativo di autoricambi rubati. Sono stati sequestrati: 3 motocicli risultati rubati; 4 targhe di motoveicoli risultate rubate; 3 telai di motoveicoli risultati rubati; 11 motori di sospetta provenienza furtiva; 6 telai di motoveicoli di sospetta provenienza furtiva; 6 motoveicoli di sospetta provenienza furtiva; targhe di sospetta provenienza furtiva; diverse banconote di vario taglio; pedane motocicli; numerosi cerchioni con copertoni; copri serbatoi; marmitte; radiatori; serbatoi; numerosi sedili compresi di porta oggetti; forcelle; bauletti; cavalletti; carica batteria; 2 saldatrici a filo continuo; 5 mola smeriglio; avvitatore; trapano; compressore; cassetta attrezzi plastica contenenti varie chiavi e pinze; scatola in legno contente filiere per uso filettature; varie chiavi per lo smontaggio; rifiuti speciali pericolosi; carta di credito; bancomat; carte di circolazione; fogli complementari; fogli complementari; 1 blocco notes contenti appunti vari utili per le indagini; 1 quaderno indicante contabilità varie; 1 coltellino a serra manico con lama da taglio a 6 cm; 2 quadernoni contenenti dati utili per le indagini.

Le operazioni hanno consentito di rinvenire anche dei rifiuti speciali pericolosi tipo materiale ferroso non bonificato con sversamento di oli esausti sul terreno, inevitabile il danno ambientale. È stato appurato che la Polizia di Stato aveva già sequestrato penalmente alcune cose ma, in modo doloso, ed erano stati rimossi i sigilli. Inoltre, una vicina della stessa abitazione era allacciata abusivamente alla rete Enel. I malfattori sono stati indagati, a vario titolo, in stato di libertà mentre alcune delle vittime dei furti sono state rintracciate.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA