Palermo
Crisi da coronavirus, in Sicilia “Spesa sospesa” e voucher alimentari a famiglie in difficoltà
Accanto alla preoccupazione, quotidiana, per la conta di contagiati e morti, la pandemia del coronavirus sta facendo crescere l’allarme fame, soprattutto al Sud. Troppe famiglie, specie quelle con lavori precari o in nero, ferme e riempire il carrello della spesa diventa sempre più difficile. Quanto accaduto nei giorni scorsi alla Lidl di Palermo, dove una quindicina di persone ha tentato di fuggire dalle casse dopo aver fatto la spesa, segna l’inizio di un allarme temuto sin dall’inizio: quello della rivolta sociale. Anche il Papa stamane, nell’introduzione della messa a Santa Marta, ha rivolto un pensiero speciale alle famiglie che già soffrono la fame. «In questi giorni, in alcune parti del mondo – ha detto il pontefice – si sono evidenziate alcune conseguenze della pandemia. Una di queste è la fame. Si comincia a vedere gente che ha fame perché non può lavorare, perché non aveva un lavoro fisso e per tante circostanze. Si comincia già a vedere il dopo, quello che avverrà più tardi, ma incomincia adesso. Preghiamo per le famiglie che cominciano a sentire il bisogno a causa della pandemia».
Anche il ministro per il Sud Giuseppe Provenzano ha espresso, in un’intervista a Repubblica, la sua preoccupazione per la crisi economica di tanti nuclei familiari. “Ho paura che le preoccupazioni che stanno attraversando larghe fasce della popolazione per la salute, il reddito, il futuro con il perdurare della crisi si trasformino in rabbia e odio. Ci sono aree sociali e territoriali fragili ed esposte a qualsiasi avventura. Il bilancio pubblico si deve prendere cura dell’intero tessuto sociale. E lo deve fare adesso”. “Con il Cura Italia abbiamo fatto molto, in pochi giorni la manovra di un anno. Ma ora dobbiamo mettere i soldi nelle tasche degli italiani a cui fin qui non siamo arrivati. Questa è la priorità del decreto di aprile. Così come va assicurata liquidità al sistema delle imprese per tenerlo in vita, bisogna tenere in vita la società. Liquidità anche per le famiglie, per chi ha perso il lavoro e non ha tutele”, spiega il ministro. Secondo Provenzano “in gioco c’è l’ossatura della democrazia. Bisogna agire subito, è a rischio la tenuta democratica. Il reddito di cittadinanza va esteso. Viviamo giorni in cui per stato di necessità molte libertà sono compresse. Per ritrovarle dopo, dobbiamo affrontare le disuguaglianze anche nel momento dell’emergenza. Siamo entrati in questa crisi essendo già il Paese più diseguale d’Europa”.
A Palermo sarebbero 50mila i cittadini attualmente senza reddito e sono già 2500 le richieste pervenute alle associazioni di sostegno, come il Banco Alimentare e la Caritas diocesana, per poter ricevere un aiuto. Alcuni comuni, oltre al capoluogo dell’Isola, stanno cercando una soluzione e stanno lanciando la “Spesa sospesa”. A Realmonte, nell’Agrigentino, l’iniziativa nasce dall’attiva collaborazione tra le imprese, i privati, le istituzioni e il Banco di Solidarietà “Don Luigi Giussani”. “L’emergenza sanitaria ha già iniziato ad indebolire tanti nuclei familiari di lavoratori occasionali, precari e fissi, che a causa del fermo nazionale non possono più usufruire dello stipendio completo- si legge in una nota -. In attesa di misure statali che possano garantire un sostegno solido ai cittadini, a Realmonte la macchina solidale è già in moto. A partire da un’azione coordinata del Banco di Solidarietà “Don Luigi Giussani”, che già da oltre quindici anni si muove sul territorio in numerose iniziative solidali, delle istituzioni parrocchiali e comunali e delle attività commerciali coinvolte, è nata in paese l’iniziativa della “Spesa Sospesa”.
Il sindaco di Canicattì, sempre in provincia di Agrigento, Ettore Di Ventura informa che nella seduta di Giunta Municipale in Teleconferenza di ieri, è stata approvata la Deliberazione che prevede nuove misure a sostegno delle famiglie prive di ogni tipo di reddito e/o fonte di sostentamento. Pertanto sono stati assegnati al responsabile C.O.C (Centro Operativo Comunale) “Emergenza Sanitaria, 17.000 euro per voucher alimentari da destinare a quei cittadini che versano in gravi situazione economiche e che sono state ulteriormente aggravate da questa epidemia. Nell’atto è prevista pure l’attivazione delle procedure per l’apertura di un conto corrente bancario o postale con causale “Fondo di solidarietà COVID-19 Comune di Canicattì”. “Oggi più che mai non possiamo lasciare soli coloro a cui mancano anche i beni di prima necessità. E’ una emergenza sociale che va affrontata con amore e solidarietà e sono certo che la nostra Comunità saprà rispondere, così come già sta facendo, in modo ammirevole. Uniti ce la faremo” dichiara il sindaco.
Dopo avere disposto che il pagamento dei tributi comunali venisse sospeso fino al prossimo 31 maggio, l’amministrazione comunale di Biancavilla, in provincia di Catania, ha stanziato una prima tranche di 4 mila euro per buoni pasto che saranno equamente distribuiti alle famiglie bisognose. Si tratta di un provvedimento legato alle azioni messe in campo per far fronte all’emergenza Covid-19. All’iniziativa ha compartecipato la Ditta Fratelli Arena Srl che si è fatta carico del 30% dei buoni pasto. In queste ore, l’assessore ai servizi sociali Vincenzo Amato sta coordinando alcune azioni di solidarietà che permettano di andare incontro alle impellenti necessità di tanti biancavillesi.
E anche il Comune di Cefalù (Pa) ha promosso una spesa solidale per le famiglie in difficoltà. In collaborazione con alcuni centri commerciali, partirà lunedì la “spesa sospesa”. I clienti possono acquistare prodotti che vengono raccolti e consegnati ai servizi sociali del Comune. Sulla base di necessità effettive, il Comune provvederà poi a farli avere alle persone più bisognose. La campagna è sostenuta dall’appello per una «collaborazione civile e interpersonale».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA