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La nostra copertina: una Santa regina coi colori rossazzurro del Catania

Di Carmelo Nicosia |

Ogni anno Agata rinnova il desiderio della festa. Ogni anno la città proietta sulla Santa aspettative, desideri, proiezioni politiche, ricerca di coesione sociale al fine di immaginare un futuro possibile e meno doloroso.

Per alcuni giorni ci piace pensare che una polvere magica avvolga uomini e cose e trascini la comunità verso scenari ricchi di sogni e aspettative per l’anno che verrà.

Ogni anno una moltitudine di fotografi invade il set della Santa, fotografi che osservano, scrutano, cercano angolazioni diverse, alla ricerca di nuove visioni che possano raccontare con rinnovato stupore, la devozione, la folla, il fuoco, il contrasto tra sacro e profano, le vibrazioni di una festa antica e avvolgente, capace di restituire una identità al catanese.

Quest’anno la Fondazione Oelle mi ha inviato alla ricerca di segnali della festa, una festa che parli anche delle periferie, di zone marginali, di un flusso che coinvolge un territorio incredibilmente vasto con forme di devozione diverse e a volte cosi istintive e primordiali da suscitare emozioni profonde.

Una festa che vibra di suoni, performance, di rielaborazioni teatrali che arricchiscono il culto agatino.

Nella zona di Barriera, nel muro di cinta dell’Accademia delle Belle Arti di Catania, abbiamo trovato e fotografato uno affresco contemporaneo, Agata sulla strada, un meraviglioso esempio pop realizzato su di un muro dimenticato, a metà tra un graffito e una riflessione pittorica colta che riprende Agata come una regina, con i colori rossazzurri del Catania calcio. Chi è L’autore? Ci accontentiamo di documentare con la fotografia il mistero della creatività.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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