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“Modugno, una storia da cantare”

Di Elio Desiderio |

Tony Colapinto ha portato il suo spettacolo “Modugno una storia da cantare” sulla sua isola incantando i lampedusani e i turisti presenti. Attore, cantante, scrittore e autore ma è anche ballerino, mattatore e maestro; Tony Colpinto è tutto questo ma forse, anche di più. Lui, dirige una scuola di teatro a Palermo la Shakespeare Teatre Academy, una accademia internazionale di teatro dove una moltitudine di giovani ma non solo, diventano attori. Lo spettacolo che si è svolto a Lampedusa lo ha scritto Colapinto insieme al suo amico Mimmo Stroppiana e parla di Domenico Modugno. Dieci canzoni del vasto repertorio dell’indimenticabile Modugno nazionale unite da aneddoti e storie.

“E’ stata una grande emozione per me – ha spiegato Tony Colapinto – portare questo spettacolo sulla mia isola. E’ stato bello per come ho visto le persone partecipare; emozionarsi insieme a me e ricordare una persona che viveva un rapporto unico, esclusivo con Lampedusa. L’amore viscerale che Domenico Modugno aveva per Lampedusa era veramente un qualcosa di molto particolare e io, ho voluto riportare in vita con le sue canzoni non solo questo amore ma anche una serie di storie che fanno parte della mia vita, della mia infanzia passata accanto a mio nonno; una figura che mi ha insegnato tante cose e che mi ha fatto crescere dandomi una sicurezza che solo un nonno può dare a un nipote curioso di conoscere la vita”. Lo spettacolo che si è svolto sulla piazza della chiesa madre dell’isola è stato molto partecipato ma ovviamente, il pubblico ha rispettato appieno le regole anticovid; sedie distanziate e persone in piedi munite di mascherina. Con lo spettacolo “Modugno, una storia da cantare” Tony Colapinto ha ripreso il suo lavoro dopo la chiusura dovuta al coronavirus; uno spettacolo lo ha organizzato a Palermo dove ha registrato dei tutto esaurito e poi Lampedusa, la sua isola. “Devo ringraziare – ha continuato il maestro Colapinto –  Hub turistico Lampedusa, una struttura tiristica ideata e contestualizzata da un gruppo di giovani lampedusani che hanno voluto organizzare questa serata. Insieme a,loro ho deciso di donare questa rappresentazione alla nostra isola gratuitamente mettendo ognuno qualcosa e ha funzionato, è stato bellissimo”. Durante lo spettacolo sono stati diversi i momenti che hanno emozionato; il primo, è stato quando è salito sul palco Pino Gamberino, un cantante lampedusano che era molto amico di Domenico Modugno al quale, il Mimmo nazionale aveva regalato due cose, una chitarra con su una dedica incisa sulla cassa con un chiodo per fare in modo che la dedica non sparisse con il tempo e una canzone: “luna di Lampedusa”. Dopo oltre 20 anni Pino Gamberino, persona avanti con l’età, ha ricantato questa canzone che è scolpita nel suo cuore; i lampedusani hanno ascoltato in religioso silenzio il pezzo e l’emozione è salita forte. Pino Gamberino una volta era un giovane isolano che girava con la sua chitarra anche per i locali, ristoranti alberghi e sale da ballo cantando le sue canzoni avendo nel suo repertorio molti pezzi  ma il suo asso nella manica era lei, “Luna di Lampedusa” e l’altra sera ha funzionato ancora una volta: Luna, luna di Lampedusa, bianca come la cupola di un dammuso, sono queste le parole della prima strofa che Domenico Modugno e lui, scrissero durate una serata estiva nella casa di Modugno, sulla spiaggia dell’isola dei conigli. Ma lo spettacolo che è durato più di un’ora ha regalato altre emozioni come quando Tony Colapinto ha voluto salutare la santa patrona dell’isola, la madonna di porto salvo che quest’anno non è stato possibile festeggiare a causa del coronavirus. C’è una frase che i portatori della madonna urlano durate la processione e Tony dal palco ha urlato la frase magica delle processioni e il pubblico ha risposto, esattamente come succede quando la madonna sfila per le strade dell’isola. Tony Colapinto, ha regalato emozioni forti alla sua gente che durante lo spettacolo passava da momenti di allegria seguendo le canzoni di Domenico Modugno ad attimi di emozione quando Pino Gamberino ha raccontato la sua storia e dell’amicizia con un personaggio importante che ha segnato la storia della musica italiana nel mondo.  “Devo ringraziare delle persone, – ha infine aggiunto Tony Colapinto – Luca Siragusa, Andrea Pavia, Dario Martini, Miriam Colapinto e Maria Veronica Policardi; perchè senza di loro, non sarebbe stato possibile organizzare questa serata così esclusiva”. E ora, Lampedusa è pronta per un altro evento importante, Lampedus’amore il premio giornalistico dedicato a Cristiana Matano, una giornalista che ci ha lasciato prematuramente e che viveva come Domenico Modugno un rapporto particolare con Lampedusa, luogo dove la giornalista ha preferito rimanere per sempre.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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