Covid-19
Sicilia, sindacati su riapertura scuole: «Incertezze e improvvisazione»
PALERMO – Suscita reazioni nel mondo sindacale il ritorno in presenza a scuola per le classi di seconda e terza media previsto in Sicilia il prossimo 1 febbraio. «È inaccettabile l’incertezza alla quale sono costrette le scuole secondarie in Sicilia. Nell’ultima task force del 26 gennaio scorso l’assessore regionale, Roberto Lagalla, aveva comunicato che se la Sicilia fosse passata da rossa ad arancione le classi seconda e terza della secondaria di primo grado sarebbero tornate in presenza al 100%, mentre le secondarie di secondo grado al 50%». Lo afferma il segretario regionale della Flc Cgil Sicilia, Adriano Rizza. «Ad oggi, a poche ore dalla possibile riapertura – aggiunge – non sono state prese ancora decisioni ufficiali, né si hanno notizie precise. Addirittura neanche l’Ufficio scolastico regionale ha ricevuto comunicazioni dal governo regionale, che di fatto non ha ancora emanato nessuna ordinanza». Per Franco Pignataro, coordinatore regionale dei dirigenti scolastici della Flc Cgil Sicilia, «la riapertura degli istituti non si improvvisa». «Dirigenti, personale, studenti, famiglie – aggiunge – hanno bisogno di sapere per tempo cosa devono fare per garantire il regolare svolgimento delle attività in sicurezza. Così come dovremmo essere coinvolti sul tema del monitoraggio e della prevenzione fatta sul territorio dalle autorità sanitarie o dei trasporti la cui competenza ricade sulle aree metropolitane e sui comuni».
«Le scuole secondarie di secondo grado nei nostri territori riaprono lunedì 8 febbraio, tonnellate di circolari, intanto erano state mandate dalle scuole per lunedì 1 tra presenza, dad, aule, turni. Questa incertezza non è più tollerabile perché dietro la presenza o non presenza in istituto degli alunni c’è una organizzazione familiare e dei lavoratori del mondo della Scuola, che non può ogni volta essere improvvisata», affermano i segretari di Cisl Palermo-Trapani, Leonardo La Piana, e di Cisl Scuola Palermo-Trapani, Vito Cassata. «Di fatto – aggiungono – sembra che siamo ai nastri di partenza ma mancano le forbici, e non ci sembra che si è pronti del tutto nelle nostre città anche sul fronte trasporti e su quello sanitario, ci auguriamo che questa settimana serva a definire tutti i dettagli per garantire un rientro certo, sicuro e ben organizzato a studenti, personale scolastico e dirigenti scolastici». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA