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Diffamazione, ex sindaco Bianco rimette querela a Iannitti e Benanti

Di Redazione |

CATANIA – E’ stata rimessa, davanti il Tribunale di Catania, la querela per diffamazione che l’ex sindaco Enzo Bianco aveva presentato contro Matteo Iannitti di Catania bene comune e il giornalista Marco Benanti a seguito di critiche ed accuse rivolte dal politico all’ex sindaco, che erano state ritenute lesive. La decisione che fa decadere il contenzioso legale e tutti i successivi passaggi, si legge in un comunicato congiunto firmato da Bianco e Iannitti, avviene «dopo un confronto nel quale le parti hanno dato atto reciprocamente atto della piena correttezza dei comportamenti di ciascuno, pur nelle normali differenze delle rispettive posizioni politiche». Entrambi, inoltre, auspicano «un confronto e una collaborazione per il bene della città, a partire dai temi della legalità e della lotta alla mafia».

«Abbiamo deciso insieme – affermano Enzo Bianco e Matteo Iannitti – di chiudere una vicenda processuale che ci vede contrapposti da anni. Ci sono oggi le condizioni perché il confronto delle nostre opinioni, idee, valutazioni sulla città e sul Paese torni nel dibattito politico. Proveniamo da percorsi, esperienze, posizioni politiche diverse – proseguono – che spesso si sono opposte ma che tante volte si sono incontrate. Condividiamo, senza alcun dubbio o riserva, la convinzione di quanto sia attuale e importante, per ciascuno di noi, la lotta contro la mafia. E riconosciamo entrambi che, sotto questo profilo, l’impegno di ciascuno di noi è stato ed è parte essenziale delle nostre storie politiche. Condividiamo la preoccupazione per le collusioni tra mafia, imprenditoria e politica, devastanti per il nostro territorio e la nostra economia. Oggi – concludono Bianco e Iannitti – un appello promosso dall’Anpi e condiviso dalle più popolari associazioni italiane e dai sindacati, al quale hanno aderito tutti i partiti del campo progressista e della sinistra, getta le basi per una nuova stagione politica, dal nome ‘Uniamoci per cambiare l’Italià. Una sfida che deve riguardare anche la nostra città e la nostra Regione. Tante sono state e sono ancora le differenze tra di noi, anche profonde. Ma è oggi nostra intenzione avviare un confronto, per lavorare al meglio per il bene della nostra terra». COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA