Catania
Catania, al villaggio Zia Lisa II discarica illecita con l’aiuto di un netturbino
CATANIA – Ancora attività di controllo a opera degli agenti del Commissariato di polizia di Librino i quali, nella giornata di ieri hanno eseguito numerosi accertamenti nel quartiere Villaggio Zia Lisa II.
In particolare, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione presso l’abitazione e le relative pertinenze del pregiudicato R.D.L. cl. 2001. LA perquisizione ha consentito di accertare che R.D.L., coadiuvato da un dipendente della nettezza urbana (la cui funzione, quindi, dovrebbe essere quella di tutelare l’ambiente) aveva allestito, all’interno di un deposito in cemento realizzato abusivamente sulla pubblica via, un’attività illegale di raccolta illecita di rifiuti speciali pericolosi e non quali batterie esauste, elettrodomestici dismessi, rottami in ferro e motori con perdite di olio non bonificato ecc..
Durante le operazioni di polizia il pregiudicato, ritenendo il controllo di polizia ingiusto rispetto alla sua condotta, è andato in escandescenze, minacciando e inveendo contro i poliziotti. Inoltre, non è stato ritrovato nel previsto luogo di custodia il ciclomotore sequestratogli poiché guidato senza patente. Infine, gli agenti hanno accertato il furto di energia elettrica.
Per tali motivi, R.D.L. è stato indagato in stato di libertà per i reati di invasione di terreni pubblici, abusivismo edilizio, gestione illegale di rifiuti speciali, oltraggio e minaccia a P.U. Un altra persona è stata indagata in stato di libertà per i reati di violazione obblighi custodia, invasione terreni pubblici, abusivismo edilizio e gestione illegale di rifiuti speciali; anche il titolare del contatore di energia elettrica presso cui è stato accertato il furto, convivente con R.D.L., è stato indagato per il reato di furto aggravato.
L’ingente quantitativo di rifiuti speciali e il manufatto abusivo sono stati sequestrati penalmente.
Un ulteriore controllo di polizia effettuato in viale Moncada, ha consentito di accertare l’occupazione abusiva di un immobile del Comune di Catania da parte di un uomo, separato con figli e senza reddito, che lo aveva illegalmente abitato perché sprovvisto di mezzi economici. L’edificio, però, era la sede di un’attività di autolavaggio (motivo a fondamento del controllo di Polizia) e, quindi, non poteva essere ritenuto un luogo salubre.
Per l’uomo è scattata l’ineludibile denuncia penale per il reato di invasione edifici pubblici ma, nel contempo, i poliziotti si sono fatti portavoce della situazione dell’uomo, segnalandolo in modo particolare all’Ente pubblico proprietario, anche al fine di trovare per lui una soluzione alloggiativa dignitosa.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA