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Forte terremoto nello Jonio e allerta tsunami: ma è una simulazione

Di Redazione |

Hanno generato il panico in alcuni Comuni le email ricevute questa mattina dalla Protezione civile che annunciavano un allerta tsunami in Sicilia. Sembra infatti che alcuni uffici non fossero stati informati di una esercitazione in corso e la notizie del terremoto con conseguente maremoto in certi casi è stata anche diffusa alla popolazione. 

«Tsunami,  Livello Allerta Rossa, Possibili onde di maremoto sul territorio nazionale – recitava la mail –  Area: Ionian Sea. Magnitudo 7.9 coord 37.12 N 16.95 E. Prof 10 km. Comuni di possibile impatto: Siracusa, Catania, Messina, Portopalo, Strombolicchio, Ginostra, Milazzo, Palermo, Gela, Lampedusa, Pantelleria, Porto Empedocle, Sciacca, Mazara del Vallo».

Una mail che come ha detto ha creato un po’ di scompiglio in chi l’ha ricevuta. In realtà si tratta dell’esercitazione tsunami “NEAMWave21” che ha l’obiettivo di verificare il funzionamento del NEAMTWS (North-East Atlantic, Mediterranean and connected seas Tsunami Warning System) di cui fa parte il Centro Allerta Tsunami dell’Ingv.

I ricercatori dell’Ingv hanno simulato un forte terremoto nel Mar Ionio che ha generato un maremoto. Il Cat ha quindi inviato i messaggi di allerta al Dipartimento della Protezione Civile (DPC) e ai Paesi dell’area NEAM. Scopo dell’esercitazione è quello di mettere alla prova i meccanismi di trasferimento dei messaggi di allerta fino al livello regionale e locale.

La scelta della data di oggi non è stata casuale ma è stata fatta per ricordare il decennale del grande terremoto e tsunami del Giappone, che avvenne l’11 marzo 2011, quando un terremoto di magnitudo 9 – uno dei più forti degli ultimi 100 anni – colpì la regione di Tohoku e di Sendai, provocando uno tsunami che distrusse intere città costiere e causò oltre 16.000 vittime.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA