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il caso

Manca il reagente e una paziente oncologica non può iniziare la chemioterapia: un altro caso scuote la sanità siciliana

E la deputata regionale Campo (M5S) si rivllge all'assessora Volo: «Disservizio impensabile»

Di Redazione |

«In Sicilia succede che i malati tumorali non possono ottenere degli esami diagnostici per mancanza di reagenti. È gravissimo ciò che è emerso con una denuncia di una paziente che avrebbe dovuto iniziare una terapia oncologica personalizzata e da oltre un mese dal prelievo del sangue, effettuato presso l’ospedale Cervello di Palermo, si trova ancora in attesa di conoscere il risultato a causa della mancanza del reagente necessario a determinare le caratteristiche della malattia».

Lo ha detto Roberta Schillaci, vice capogruppo M5S all’Ars che ha annunciato una interrogazione all’Ars: «Nella nostra regione la sanità targata centrodestra è responsabile anche di questi disservizi, che definirli tali è solo un eufemismo – aggiunge – Tutti i laboratori di analisi dei nosocomi regionali dovrebbero essere dotati di laboratori di analisi capaci di effettuare gli esami indispensabili per l’individuazione o l’esclusione di determinate malattie, ma ciò clamorosamente non succede. Ho presentato un’interrogazione parlamentare al presidente della Regione Renato Schifani all’assessore alla Salute Giovanna Volo sull’incresciosa vicenda che ha coinvolto una cittadina siciliana affetta da un tumore in stadio avanzato».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA