Palermo
Si impiccò stanco di dare soldi alla figlia 14enne: la ragazza ora accusata insieme al fidanzato
L'adolescente e il giovane sono ora accusati di estorsione e morte quale conseguenza di altro reato
«Volevo piano piano aiutare a mettere tutto a posto ma non mi concedete nemmeno questo, Forse quando non ci sarò più andrà meglio per tutti voi e per me sarà una liberazione perché non riesco più ad andare avanti. Che Dio vi accompagni a tutti e vi dia una vita migliore Ho fame e bevo solo acqua, non ho medicine: è finita per me». Così scriveva, in una lettera trovata dagli investigatori, il palermitano che, ridotto in povertà dalle continue minacciose richieste di soldi della figlia 14enne e del fidanzato, ha deciso di impiccarsi.
Una storia tragica accaduta nel capoluogo a marzo scorso, quando la vittima è stata trovata morta in casa dal figlio più grande. L’adolescente e il fidanzato sono ora accusati di estorsione e morte quale conseguenza di altro reato. La ragazzina è in comunità- intanto ha avuto un figlio -, il fidanzato in carcere. Le pressanti richieste di denaro, scoperte grazie ai messaggi trovati nei cellulari della coppia, sono andate avanti per mesi. L’uomo, che aveva perso il lavoro ed era vedovo, non aveva neppure più il denaro per comprare cibo e medicine. “Perché tutto questo? Perché tutto questo accanimento non ho pagato già abbastanza te lo detto, meglio che viene a prendermi presto non è più vita questa» , ha scritto il padre alla 14enne in un messaggio. «Mettimi 10 euro» , la risposta di lei.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA