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Doping: Swiatek, la Wada non ha motivo di fare ricorso

Caso simile a quello di Sinner. 'Fornite prove contaminazione'

Di Redazione |

SYDNEY, 27 DIC – La numero 2 del mondo del tennis femminile Iga Swiatek ha ribadito oggi a Sydney di voler voltare pagina rispetto al caso di doping che la riguarda, affermando di non vedere alcun motivo per cui l’Agenzia Mondiale Antidoping (Wada) possa presentare ricorso nei suoi confronti. La 23enne polacca è risultata positiva alla trimetazidina (Tmz), un farmaco per il cuore, in un controllo al di fuori delle competizioni effettuato ad agosto, quando lei era numero 1 del mondo. Il caso era venuto alla luce solo tre mesi dopo, dopo che la giocatrice era stata sospesa per un mese. All’epoca, Swiatek aveva addotto motivi personali per aver saltato tre tornei in Asia. Dopo l’annuncio del test positivo, l’International Tennis Integrity Agency (Itia) ha stabilito che l’infrazione non era intenzionale, e quindi che si trattava di un caso simile a quello di Jannik Sinner, numero uno del mondo maschile risultato positivo per due volte a marzo a tracce di clostebol. Anche Sinner poi era stato scagionato dall’Itia. Ma nei confronti del due volte vincitore della Coppa Davis la Wada ha presentato ricorso a settembre, e la decisione su questo caso è ancora in sospeso. Intanto, mentre si prepara a cominciare la nuova stagione giocando nella United Cup di Sydney, Iga Swiatek in conferenza stampa ha dichiarato di non aspettarsi che la Wada segua la stessa strada del caso Sinner per ciò che la riguarda. “Ho fornito tutte le prove possibili e onestamente non c’è molto altro da fare – le sue parole -. Sono riuscita a fornire la fonte della contaminazione abbastanza velocemente. Per questo motivo il caso è stato chiuso abbastanza rapidamente”. “Ora non mi aspetto che facciano appello – ha aggiunto -, ma non posso esercitare alcuna influenza su ciò che accadrà. Dalle procedure seguite e dal modo in cui mi hanno trattato fin dall’inizio, posso dire che tutto mi è sembrato giusto”. Swiatek ha anche detto che, nonostante questa storia sia stata per lei “mentalmente difficile da superare”, la reazione del pubblico è stata generalmente positiva, fugando i suoi timori. “Penso che la maggior parte delle persone sia comprensiva”, ha detto la cinque volte vincitrice di tornei del Grande Slam.

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