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Il Papa, alziamo la voce, la speranza non è quieto vivere
"Male e ingiustizie consumate sulla pelle dei poveri"
CITTÀ DEL VATICANO, 24 DIC – La speranza, tema del Giubileo 2025, “non tollera l’indolenza del sedentario e la pigrizia di chi si è sistemato nelle proprie comodità”, “non ammette la falsa prudenza di chi non si sbilancia per paura di compromettersi e il calcolo di chi pensa solo a sé stesso; è incompatibile col quieto vivere di chi non alza la voce contro il male e contro le ingiustizie consumate sulla pelle dei più poveri”. Lo ha detto il Papa nell’omelia aggiungendo che la speranza cristiana “esige da noi l’audacia di anticipare oggi questa promessa, attraverso la nostra responsabilità e la nostra compassione”.